Non è la prima sfuriata violenta nei confronti dei giornalisti. Nel novembre del 2005, Cristiana Bono racconta un caso di intolleranza. E anni prima Dario Miceli di Rai Sicilia era stato strattonato dalle guardie del corpo di Prodi

Non è la prima sfuriata violenta nei confronti dei giornalisti. Nel novembre del 2005, Cristiana Bono racconta un caso di intolleranza. E anni prima Dario Miceli di Rai Sicilia era stato strattonato dalle guardie del corpo di Prodi
L'inviata maltrattata dal padre dell'Ulivo scompare dalle cronache. Nessun accenno ai "capelli tirati". Stasera video integrale su Rete 4
L'ex leader Prc dà i numeri su Ventotene. E tutta la sinistra si esalta per Prodi
Quindi, oggi...: il Professore sbrocca (e insiste), l'orripilante tweet del giornalista e il Guatemala
Provate ad immaginarvi questa scena: una giornalista di sinistra pone delle domande ad un politico di destra, il quale le risponde stizzito (ma che cavolo di domande mi fa?), poi scimmiotta la sua voce, la prende in giro e, non contento, le tira una ciocca di capelli. Secondo voi cosa sarebbe successo? Interrogazioni parlamentari, mozioni di sfiducia, presa di posizione forte dei sindacati dei giornalisti, editotiali, titoloni sui giornali. Invece nulla di tutto questo è avvenuto, perché il protagonista della mancanza di rispetto nei confronti della giornalista non è stato un esponente di destra bensì Romano Prodi
Enrico Letta ha pubblicato su X un selfie assieme a Romano Prodi accompagnato accompagnato dall'hasthag #IoStoConRomano", ma nessuno ha seguito il suo esempio
L'ex direttore della Stampa difende l'ex premier e accusa la giornalista di Mediaset: "Una lezione al giornalismo di regime". La maggioranza insorge: "Atto volgare e sessista"
L'ex premier contro cronista Mediaset. Lui nega, Giannini lo esalta: "Lezione ai sicari di regime"
Romano Prodi sbotta e aggredisce una giornalista del programma di Retequattro Quarta Repubblica che aveva cercato di interpellarlo sulle frasi del Manifesto di Ventotene. Fdi: "Sessista". Lega: "L'arroganza della sinistra"
In un documento desecretato Litvinenko riporta la confidenza di un alto ufficiale