Xi Jinping

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato il leader cinese Xi Jinping, un’opportunità per i leader delle due maggiori economie del mondo di stabilizzare le relazioni dopo mesi di turbolenze sulle questioni commerciali. L’uso aggressivo dei dazi da parte di Trump da quando è tornato alla Casa Bianca per un secondo mandato, combinato con i limiti di ritorsione della Cina sulle esportazioni di elementi di terre rare, hanno dato all’incontro una nuova urgenza. Esiste un reciproco riconoscimento del fatto che nessuna delle due parti vuole rischiare di far saltare in aria l’economia mondiale in modi che potrebbero mettere a repentaglio le fortune del proprio paese.Quando i due si sono seduti, Xi ha letto i commenti preparati che sottolineavano la volontà di lavorare insieme nonostante le differenze.

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Usa-Cina, Trump vede Xi Jinping: "Il nostro è un incontro di grande successo"

A Pechino, il presidente cinese Xi Jinping e l'omologo russo Vladimir Putin hanno scelto un momento di distensione sorseggiando un tè nella residenza presidenziale di Zhongnanhai. Dopo i colloqui ufficiali, l'incontro si è svolto in un contesto più riservato a poche ore dalla grande parata militare.

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Xi e Putin bevono il tè prima della parata militare

"La cooperazione economica e commerciale tra Cina e Stati Uniti e' di reciproco vantaggio", ha osservato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, dopo che Trump ha affermato che "preferirebbe non imporre" dazi alla Cina a dispetto delle ripetute promesse fatte durante la campagna elettorale di colpire voler il principale rivale economico e strategico americano con pesanti tariffe fino al 60% sull'import made in China. "La guerra commerciale e i dazi non hanno vincitori e non sono utili agli interessi di alcuno e del mondo intero", ha aggiunto Mao. Nel corso di un'intervista a Fox News trasmessa giovedi', alla domanda sulla possibilita' di raggiungere un accordo con il presidente cinese Xi Jinping su Taiwan e il corposo dossier commerciale, Trump ha risposto di "poterlo fare perché abbiamo qualcosa che vogliono, abbiamo una pentola d'oro. Abbiamo un potere molto grande sulla Cina, e sono le tariffe, e loro non le vogliono, e preferirei non doverle usare. Ma è un potere tremendo sulla Cina"

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Pechino: "Cina e Usa possono risolvere le loro differenze"

Il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo russo Vladimir Putin parlano in videochiamata, sottolineando le loro forti relazioni reciproche in occasione dell'insediamento di Donald Trump negli Stati Uniti. Nel filmato della videoconferenza, diffuso dalla presidenza russa, i due leader sembrano sorridere, elogiando ancora una volta la partnership strategica russo-cinese intesa come contrappeso al rivale americano.

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Il presidente della Cina Xi e l'omologo russo Putin parlano in videochiamata

Si sono incontrati di nuovo. Questa volta in occasione del vertice di Brics in fase di svolgimento in Russia. Vladimir Putin e Xi Jinping hanno avuto un faccia a faccia, l'ennesimo, nel Palazzo del Governatore del Cremlino di Kazan. Il presidente russo ha subito dichiarato al suo omologo cinese di voler rafforzare ulteriormente i legami con Pechino, che considera un "fattore di stabilità" sulla scena internazionale.

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L'incontro tra Xi e Putin al vertice Brics di Kazan

Xi Jinping ha effettuato un’ispezione in una brigata della Forza missilistica dell’Esercito Popolare di Liberazione nel sud-est della Cina, nella provincia dell’Anhui. La visita è avvenuta un mese dopo lo storico test di un missile balistico intercontinentale, il primo da 44 anni a questa parte realizzato da Pechino. Durante la visita, il presidente cinese ha sottolineato la necessità di avere a disposizione una deterrenza missilistica sempre più forte e una disciplina di ferro (tanto più dopo gli scandali corruzione che negli ultimi anni avevano scosso questo ramo dell’esercito). Ma non è finita qui, perché Xi avrebbe anche chiesto alla brigata di "adattarsi ai cambiamenti della guerra moderna e nei metodi di combattimento" oltre che di tenere sotto controllo le "missioni, gli avversari e il contesto internazionale".

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L'ispezione di Xi alla brigata della Forza missilistica dell'esercito cinese

"Abbiamo sicuramente molto lavoro da fare e sono convinta che questo lavoro possa essere utile in una fase così complessa a livello globale, che possa essere importante anche a livello multilaterale". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un breve intervento all'inizio dell'incontro con il primo ministro Li Qiang a Pechino

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Meloni in Cina: "Molto lavoro da fare in una fase internazionale complessa"

"È tempo di iniziare una fase nuova, di rilanciare la nostra cooperazione bilaterale nell'anno in cui ricorre il ventesimo anniversario della nostra partnership strategica globale, ma anche nell'anno in cui ricorre un altro importante anniversario: sono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, di uno tra gli italiani più grandi e forse anche di uno degli uomini che sono stati più importanti perché Oriente e Occidente si incontrassero e perché ci si potesse reciprocamente conoscere e reciprocamente comprendere". Così la premier Giorgia Meloni, nel bilaterale con il primo ministro cinese Li Qiang, legando l'anniversario della scomparsa di Polo alla firma del piano triennale che sarà firmato proprio in questi minuti nella Grande Sale del Popolo di Pechino

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Meloni in Cina: "Qui per rilanciare un cooperazione a 700 anni dalla morte di Marco Polo"

La rielezione di Orban in Ungheria e le parole di sostegno a Putin aprono in Europa un fronte pericoloso. Si sta infatti formando un nuovo ordine mondiale che vede avvicinarsi Russia, Cina e India. Il direttore Augusto Minzolini analizza i rischi per l'Occidente di questo nuovo asse

Andrea Indini
"Putin vuole la Quinta Internazionale". Cosa rischia ora l'Occidente
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