L’avvocato della Corte Ue sul ricorso presentato dai taxisti di Barcellona. Il parere potrebbe cambiare i piani strategici di Uber

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Il gip ha respinto la richiesta di archiviazione per l'indagine su Marco Cappato che ha aiutato Dj Fabo ad arrivare in Svizzera per il suicidio assistito
Catania, 11 maggio 2017
Alle ore 7.30 circa del decorso 6 maggio giungeva presso il Porto di Catania la nave "Phoenix" dell´ONG "Moas" con a bordo 394 migranti di varie nazionalità ed un cadavere di sesso maschile, soccorsi nella giornata del decorso 4 maggio nell´ambito di 5 distinti eventi S.A.R., tre dei quali operati dalla predetta unità e due dalla nave "Iuventa" dell´ONG "Jugend Rettet".
Seguendo un consolidato protocollo investigativo, realizzato d´intesa con la Procura Distrettuale, investigatori della Squadra Mobile e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza avviavano, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, le attività di polizia giudiziaria.
Nella tarda serata dello stesso 6 maggio, sulla scorta sia delle immagini filmate da un velivolo di supporto alla motonave "Phoenix" e fornite da personale di bordo della medesima unità navale, sia delle dichiarazioni rese da diversi migranti, venivano individuati i predetti ALHADI Abouzid Nouredine e GAFAR Hurun quali componenti di un gruppo di trafficanti libici i quali, dopo avere fatto imbarcare i migranti su tre distinti natanti (un gommone e due barche in legno) ne avevano accompagnato la traversata a bordo di imbarcazioni in vetroresina e, giunti al limite delle acque territoriali libiche, mentre gli altri trafficanti facevano rientro verso le coste libiche, i predetti ALHADI e GAFAR salivano , rispettivamente il primo su un´imbarcazione in legno ed il secondo sul gommone confondendosi tra i migranti, successivamente soccorsi dalla nave "Phoenix".
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