La presidente del Consiglio ha pronunciato la celebre frase "Si vis pacem, para bellum" in Senato durante la replica alla discussione sul Consiglio europeo: ma che cosa significa esattamente?

La presidente del Consiglio ha pronunciato la celebre frase "Si vis pacem, para bellum" in Senato durante la replica alla discussione sul Consiglio europeo: ma che cosa significa esattamente?
"Sulle spese della difesa Conte ha detto che non ha sottoscritto l'impegno del 2%. Una firma è una firma, quella firma è stata messa. Io sono d'accordo con quell'impegno che Conte aveva assunto. Su questo non troverete polemiche mie perché già allora pensavo che noi avessimo necessità di rafforzare la difesa". Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo al Senato nella replica alle comunicazioni per il prossimo Consiglio europeo. Camera (Alexander Jakhnagiev)
“La legge del più forte, la legge dell'impunità, non solo non è una strategia, ma è una minaccia alla civiltà che noi ci sforziamo di raccontare come essere la civiltà migliore. Non c'è una civiltà migliore.” Così il senatore del Partito Democratico Francesco Boccia, durante la dichiarazione di voto in Aula. / Senato. (Alexander Jakhnagiev)
"L'Italia sta lavorando molto a questo obiettivo come si è visto anche dal comunicato dei leader del G7, non scontato, su proposta italiana. All'indomani di un cessate il fuoco a Gaza la proposta italiana è che si debbano coinvolgere gli attori arabi, noi crediamo che per la ricostruzione di Gaza si possa il più possibile partire dal piano dei paesi arabi". Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in replica dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo al Senato. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Sulla difesa io la penso come i romani: si vis pacem, para bellum... Quindi la difesa non per attaccare qualcuno. Anzi, piuttosto se si hanno sistemi di sicurezza e di difesa solidi, si possono più facilmente evitare conflitti", lo ha detto la premier Meloni in Aula al Senato. Camera (Alexander Jakhnagiev)
“Siamo ancora fiduciosi del fatto che si possa andare avanti con una tregua, che dalla tregua dalla tregua si possa tornare a quelle negoziazioni per le quali l'Italia ha lavorato fin dall'inizio.” Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il suo intervento al Senato in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. / Senato. (Alexander Jakhnagiev)
"Oggi si è svolto un incontro significativo con il Primo Ministro della Gran Bretagna, Keir Starmer. Il nostro compito principale ora è fermare il terrorismo russo e costringere la Russia a fare la pace", lo annuncia Zelensky su Telegram. Telegram (Alexander Jakhnagiev)
"Alla Senatrice Pirro del M5s dico che ha ragione, vorrei essere Giuseppe Conte, purtroppo sono Giorgia Meloni. Il Presidente Conte ha detto che non ha sottoscritto l'impegno sulla spesa militare al 2% del Pil, ma una firma è una firma. Io sono d'accordo con quell'impegno", lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula del Senato in replica alla discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Senato (Alexander Jakhnagiev)
"Per me la politica estera non è ‘photo opportunity'. Non penso che posso giudicare io se conto qualcosa, gli unici veramente titolati a giudicare se l'Italia conta di più del passato sono gli italiani e quando verrà il momento ci diranno cosa ne pensano". Lo dice la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Senato, nel corso della sua replica sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Senato (Alexander Jakhnagiev)
“Lo scenario continua a cambiare, il presidente Trump aveva annunciato una tregua bilaterale tra Israele e Iran che tutti abbiamo colto con favore e ottimismo. Lo scenario andava nella direzione che auspicavamo, ora la situazione si è nuovamente complicata, da parte iraniana è stata violata la tregua e Israele potrebbe rispondere con un’azione che si spera sia commisurata e simmetrica. Ma l’Iran dopo la violazione ha confermato la volontà di mantenere la tregua”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche in Senato a seguito delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Senato (Alexander Jakhnagiev)