

I carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna dalle prime di ore di questa mattina sono impegnati nell’operazione “Rinascita”. I militari dell’Arma stanno eseguendo, tra tra Napoli e il suo hinterland, Castel Volturno, Terni, Reggio Emilia, Ferrara e Bari, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di napoli su richiesta della Dda partenopea a carico di 29 soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei “mariglianesi”, costola del clan napoletano dei Mazzarella, attivo in provincia di Napoli, tra Marigliano e i comuni vicini. Secondo quanto appurato con le indagini, il clan aveva occupato le case popolari, togliendole ai legittimi assegnatari per farci entrare le famiglie di fiducia. Nelle palazzine erano state allestate le piazze di spaccio attive ad ogni ora del giorno.

Avevano buttato fuori i legittimi assegnatari e ci avevano piazzato le famiglie che avevo deciso loro. Nelle case popolari dovevano abitarci gli uomini del clan, quelli che contribuivano allo spaccio di droga ad ogni ora del giorno e alle altre attività illecite gestite dalla cosca. Lo hanno disvelato le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, che dalle prime di ore di questa mattina sono impegnati nell’operazione “Rinascita”. I militari dell’Arma stanno eseguendo, tra tra Napoli e il suo hinterland, Castel Volturno, Terni, Reggio Emilia, Ferrara e Bari, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di napoli su richiesta della Dda partenopea a carico di 29 soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei “mariglianesi”, costola del clan napoletano dei Mazzarella, attivo in provincia di Napoli, tra Marigliano e i comuni vicini.

Eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 29 soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei “mariglianesi”, costola del clan napoletano dei Mazzarella, attivo in provincia di Napoli, tra Marigliano e i comuni vicini.

Godsent Harmony, 20 anni, ha aggredito a pungi e poi usato una spranga contro i carabinieri a Frosinone. Processato, condannato a due anni e mezzo di reclusione e subito libero

I carabinieri hanno scovato le banconote durante una perquisizione domiciliare. Sequestrati 240 milia euro

Scovato il tesoretto del 'boss' latitante. Era nascosto nella villa della ex moglie, a Lago Patria, frazione di Giugliano in Campania, comune della provincia di Napoli. Lo hanno scoperto durante una perquisizione i carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli. I militari dell'Arma hanno sequestrato 240 mila euro in contanti.

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Un minorenne della provincia di Monza è stato denunciato per vilipendio alle Forze Armate dopo aver pubblicato una foto con un insulto ai carabinieri

Soccorso e denunciato un 22enne di Torre Annunziata, nel Napoletano, che si era lanciato nel Sarno per fuggire all'alt dei militari
