Lo stilista delle divise della squadra di ciclismo femminile colombiana risponde alle accuse

Lo stilista delle divise della squadra di ciclismo femminile colombiana risponde alle accuse
Dopo aver dominato il Tour con Nibali, l'Italia si fa valere anche alla Vuelta: quattro vittorie di tappa e due corridori nella top ten. I volti nuovi Aru, De Marchi e Malori si fanno apprezzare. Deludono, invece, la vecchia guardia e i velocisti
Tempo di bilanci alla Vuelta ed ecco i voti dei maggiori protagonisti della corsa iberica
Corsa bagnata, Malori fortunato. L'italiano si aggiudica l'ultima tappa, la crono di 10 chilometri a Santiago de Compostela, facendo segnare il tempo più rapido prima che cominci a piovere. Quarta vittoria italiana in questa Vuelta. Dietro il corridore della Movistar si piazzano Sergent e Dennis.
Il Puerto de Ancares incorona Contador, la Vuelta è sua. Froome ha provato a ribaltare la situazione, ma si è dovuto piegare nell'ultimo chilometro alla maglia roja. Lontani gli altri: Valverde conserva il podio davanti a Rodriguez, Aru si conferma in quinta posizione
È il giorno della resa dei conti: in cima al Puerto de Ancares andrà in scena lo scontro finale fra i big. Ci troviamo al cospetto del secondo tappone di montagna della Vuelta, con cinque salite ammassate negli ultimi 80 chilometri. Sarà una sfida senza appello
Adam Hansen anticipa gli sprinter e vince a Cangas do Morrazo, grazie ad una sparata da finisseur a cinque chilometri dal traguardo. Alle sue spalle Degenkolb e Pozzato, rivitalizzato forse dalla chiamata in Nazionale per i mondiali di Ponferrada. I big si riposano e pensano al gran finale
Fantastico Fabio Aru a Monte Castrove: il giovane sardo attacca sull'ultima salita, resiste al ritorno di Froome e lo batte nettamente allo sprint. Seconda vittoria in questa Vuelta per lui. Valverde, Rodriguez e Contador sono un gradino più sotto e pagano 13'' di ritardo.
Una sola giornata di (relativo) relax e si torna a salire. Niente a che vedere con le montagne dei giorni scorsi, ma un'ascesa, il Monte Castrove, da ripetere due volte. La seconda sarà l'arrivo in quota, sul quale i favoriti potrebbero di nuovo darsi battaglia
È una tappa dalla difficoltà intermedia quella che attende i corridori dopo la battaglia sulle montagne e il giorno di riposo. Sono 190 i chilometri da Ortigueira a La Coruña, ravvivati da continui dentelli che non renderanno semplice la gestione della corsa