Napolitano rinuncia all’adeguamento all’indice dei prezzi al consumo dell’assegno attribuitogli. Lo rende noto il sito internet del Quirinale. Restituiti 15 milioni di euro. Ma il precario della Camera: "Risparmia solo 68 euro al mese, su uno stipendio di 12mila"
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Il Colle: "E' intollerabile e sterile lo scontro tra politica e magistratura". Poi: "No agli incarichi politici alle toghe". Sulle intercettazioni: "Devono essere usate solo quando sono assolutamente indispensabili". Palamara: "Ne difendiamo l'uso, non l'abuso"
Il retroscena: l'ex premier starebbe lavorando a un'alleanza tra Pd, Sel e Idv ma senza centristi. Lo scopo? Salire al Quirinale e sconfessare la linea del "nemico" Veltroni
Sempre pronti a ad alzare lo scudo per proteggere i pm. Il presidente della Camera e Giorgio Napolitano hanno speso parole in difesa della magistratura. Una coincidenza o forse si tratta di una strategia concordata?
Il presidente della Repubblica pretende che le nomine dei sottosegretari passino dal Parlamento. Altro che arbitro: il Quirinale non sopporta che Berlusconi vada avanti
Il giorno dopo la firma delle nomine dei nuovi sottosegretari il presidente della Repubblica torna a farsi sentire sul "rimpastino". Il Capo dello Stato ha chiesto in una nota ai "Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo". La replica del Pdl: "Numerosi voti di fiducia, a partire da quello della svolta del 14 dicembre, hanno chiarito il quadro politico, con ripetute verifiche nelle sedi parlamentari". Bossi: "E' il premier che ha la competenza per nominare i sottosegretari". Bersani: "Ci rimettiamo ai presidenti delle Camere"
Ceroni propone di cambiare l'articolo uno della Costituzione spostando il fondamento della democrazia dal popolo al parlamento: "L'attività delle Camere viene spesso mortificata". E assicura: "Berlusconi non sa nulla". Ma Repubblica lancia subito una campagna mediatica sul web
Mercoledì si vota il processo breve. Il Cav teme che Napolitano non firmi la legge anche se si tratta di un’iniziativa parlamentare che non presenta criteri di incostituzionalità. Si tenta per questo di rafforzare la maggioranza: contatti coi futuristi stanchi di Bocchino. Fini perde le staffe e minaccia: "Ricordatevi che sono anche il rappresentante di una idea politica..."