cristiani perseguitati

SATKHIRA – “Dopo l’attentato dello scorso luglio a Dacca è cambiato tutto, abbiamo molta paura”. Siamo all’interno dell’orfanotrofio dei Padri Saveriani e a parlarci è Melecio Cuevas, giovane missionario messicano arrivato in Bangladesh da nove anni. “Ad agosto un gruppo di persone è entrato nella nostra chiesa e ha messo all’aria tutto”. In quei giorni la tensione è altissima. Le immagini dell’assalto all’Holey Artisan Bakery, nella zona diplomatica della capitale del Paese, sono impresse nelle menti di tutti. Soprattutto in quelle di chi viene considerato “infedele” dai feroci terroristi

Fabio Polese Gabriele Orlini
Fuggito dai tagliagole islamici: "Hanno provato a decapitarmi"

“Le richieste dei visti delle famiglie cristiane per scappare dallo Stato islamico vengono appositamente rallentate da parte di funzionari e burocrati di Amman” è la denuncia dei rifugiati cristiani scappati ai tagliagole dell’Isis

Marco Gombacci
Pure la burocrazia discrimina i profughi cristiani ad Amman
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