Obama ostenta ottimismo ma i sondaggi evidenziano il netto vantaggio dei repubblicani
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La quasi scontata vittoria dei repubblicani avrà inevitabili ripercussioni sull'agenda politica del presidente. Che se vorrà rimanere alla Casa Bianca dovrà prestare maggiore attenzione ai conti pubblici. Intanto i repubblicani si preparano alla battaglia per fermare Sarah Palin
Il presidente prova a invertire il trend negativo ed esorta gli elettori a votare non pensando a un referendum sul suo operato ma scegliendo tra le ricette proposte dai due partiti. Il guru di Obama: l'affluenza alle urne sarà decisiva
Il presidente ha parlato a Chicago, dove i democratici rischiano di perdere il seggio senatoriale: "I repubblicani possono salire sull'auto, ma guidiamo noi. Vogliono le chiavi ma non sanno guidare"
Il presidente tenta una difficile rimonta energizzando l’elettorato democratico deluso dai risultati: "Per cambiare mi serve la maggioranza al Congresso". Florida, pressing di Clinton per far dimettere un candidato. La grande novità di queste elezioni: il Tea Party
Un sondaggio rivela che donne, cattolici, classi medio-basse e indipendenti, determinanti per la vittoria di Obama nel 2008, alle elezioni del 2 Novembre sceglieranno un candidato repubblicano. Il 49% degli americani pensa alla crisi economica. Campagna elettorale: spesi oltre 4 miliardi
In concomitanza con le elezioni di Midterm gli americani si esprimeranno anche su 160 ballots (referendum): 37 gli Stati coinvolti. Questi i temi principali: legalizzazione cannabis, limiti ai gas serra, imposte sui consumi. Quasi del tutto spariti i temi etici
Conto alla rovescia per le elezioni di midterm del 2 novembre. Il presidente punta collegamenti telefonici e interviste a radio e tv. Video Probabile un Congresso diviso: Camera ai repubblicani, Senato ai democratici
In vista delle elezioni di midterm del 2 novembre democratici in difficoltà. Sarah Palin lancia il Tea Party Express: tappa finale il New Hampshire
I democratici controllano sia la Camera che il Senato. Ma dopo il 2 Novembre non sarà più così. I repubblicani puntano al "colpaccio" per dare l'avviso di sfratto a Obama. Il presidente si prepara a due anni di coabitazione. Come, prima di lui, capitò a Bill Clinton. Il ruolo decisivo del Tea Party