La Cia aumenta voli per controllare i cartelli della droga, impiegati anche i droni MQ-9, velivoli abitualmente schierati nella lotta al terrorismo in Medio Oriente

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Con il governo malese c'è in ballo una nave multiuso. Con l'Indonesia una fabbrica di droni. Ecco le ultime mosse del presidente turco in Asia
Continuano i negoziati, ma Israele non ha fretta. Bombe su Rafah, due morti. "Grave violazione"
Numerosi avvistamenti di droni sono stati segnalati nei pressi di una base militare tedesca impiegata per l'addestramento dei soldati di Kiev
La Cina avrebbe testato con successo il sistema di protezione attiva (APS) GL-6 contro un razzo lanciato da un velivolo aereo senza pilota (Uav)
Un nuovo jolly per difendersi dalle minacce aree nemiche rappresentate dai droni, compresi i temibili droni kamikaze manovrabili. La Cina sembrerebbe aver testato con successo il sistema di protezione attiva (APS) GL-6 contro un razzo lanciato da un velivolo aereo senza pilota (Uav). Lo si evince da alcuni filmati diventati virali sul web, nei quali si vede un razzo a propulsione RPG-7 sparato contro un carro armato Type 96 dotato di APS che viene neutralizzato prima di colpire il bersaglio. Il citato GL-6 è costituito da due componenti principali, lanciatori torrettati che sparano proiettili con testate esplosive e una serie di piccoli radar per rilevare minacce in arrivo e dare il segnale alle torrette per attaccarle. Le torrette sono invece progettate per consentire ingaggi ad alto angolo contro minacce dall'alto. Ebbene, secondo i media cinesi affermano tale sistema è in grado di difendersi da missili guidati anticarro (ATGM), razzi anticarro di fanteria, granate lanciate a razzo e minacce aeree senza equipaggio come munizioni vaganti.
I trafficanti pronti a far deragliare i piani della Casa Bianca. A ogni costo. Anche utilizzando la violenza
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I droni e le navi senza pilota fornirebbero dunque all'esercito cinese una "rete di distruzione" altamente efficiente e a basso costo sulla quale fare affidamento per fronteggiare gli Usa
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