esercitazioni militari

I mari dell'Indo-Pacifico ribollono. Negli ultimi giorni la Marina dell'esercito cinese ha inviato le sue navi ad effettuare manovre nei pressi di due aree strategiche. La prima riguarda lo Stretto di Taiwan, più in generale l'area marittima che separa la terraferma dall'omonima isola di Taiwan. La seconda - raro che Pechino si spinga fino a queste latitudini - coincide con il Mare di Tasman, tra Australia e Nuova Zelanda. Allo stesso tempo le imbarcazioni della Cina hanno anche effettuato pattugliamenti congiunti nei pressi di Corea del Sud, Malesia, Vietnam e Giappone, facendo scattare allarmi più o meno preoccupanti. Ma cosa c'è dietro un'attività così intensa quanto improvvisa? Quali sono i piani di Xi Jinping?

Redazione
Le esercitazioni cinesi nelle acque dell’Indo-Pacifico

Prosegue l’addestramento congiunto tra velivoli italiani e iracheni, con il Task Group Typhoon della Task Force Air Kuwait che ha testato tattiche e procedure in missioni di tipo air-to-air per rafforzare l’interoperabilità e la capacità di coordinamento con l’Iraqi Air Force. L’esercitazione, che rientra tra le iniziative previste dalla missione multinazionale “Prima Parthica/Ineherent Resolve”, ha visto la partecipazione di due Eurofigher F-2000 italiani e quattro F-16 iracheni, impegnati in diverse intercettazioni simulate.

Roberta Damiata
Addestramento congiunto in Kuwait tra Aeronautica Militare italiana e Iraqi Air Force
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