La vita dei bambini nel quartiere-ghetto noto per la droga e l'incubo pedofilia. Abbandonati dalle istituzioni anche dopo la tragica morte della piccola Fortuna Loffredo
La vita dei bambini nel quartiere-ghetto noto per la droga e l'incubo pedofilia. Abbandonati dalle istituzioni anche dopo la tragica morte della piccola Fortuna Loffredo
Il Parco Verde è uno dei più grandi quartieri-ghetto di tutta l’area metropolitana di Napoli. Si trova nel comune di Caivano. Al di là dei palazzoni verdi, il 24 giugno del 2014, è stata uccisa la piccola Fortuna Loffredo, di 6 anni, scaraventata dall’ottavo piano di una degli edifici del rione Iacp. Un anno prima il fratellino delle amichette, Antonio Giglio, aveva perso la vita a 4 anni precipitando dallo stesso edificio. Fortuna era vittima di violenze carnali, gli orrori che era costretta a subire sono emersi solo dopo la sua morte. La sua tragica fine ha portato alla luce diverse storie di abusi sessuali su minori, che fanno temere per la presenza di una vera e propria organizzazione di pedofili tra quegli edifici in cui l’unica attività commerciale fiorente è quella della droga. Sono circa 6 mila gli abitanti del Parco Verde. Almeno mille sono i bambini. Cosa è cambiato per loro dopo la morte di fortuna? Come vivono? Siamo andati a vederlo.
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