Due albanesi, marito e moglie residenti in provincia di Perugia, sono stati espulsi dal territorio nazionale

Due albanesi, marito e moglie residenti in provincia di Perugia, sono stati espulsi dal territorio nazionale
Presi un tunisino e un pachistano. Progettavano azioni in Italia. "Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell’ora X". Sostieni il reportage
Selfie inneggianti allo Stato islamico in metropolitana e Stazione centrale a Milano. Questo uno degli strumenti di propaganda utilizzato dai due sostenitori dell'Is, arrestati oggi a Brescia con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo. Le immagini della videosorveglianza hanno permesso di documentare le fasi in cui i due scattavano i 'famosi' selfie, che, oltre a riprendere il luogo, erano accompagnati da un biglietto con frasi di minaccia o proselitismo dello Stato islamico
I due sostenitori dell'Is arrestati a Brescia si sarebbero autoaddestrati attraverso la consultazione del manuale 'How to survive in the West'. Ad affermarlo è il procuratore aggiunto del tribunale di Milano Maurizio Romanelli, durante la conferenza stampa relativa agli arresti. Si tratta di una vera e propria “guida del mujaheddin, che contiene regole precise su come deve comportarsi un mujaheddin in territorio occidentale. Questo manuale sostituisce quello che avevamo trovato in precedenza di contenuto analogo con riferimento ad Al-Qaeda. Vengono date tutta una serie di istruzioni, sia sui comportamenti da tenere per passare inosservati e sia sulle modalità per riuscire a perfezionare armi e ordigni artigianali”
Si chiama How to survive in the West. A mujahid guide ed è il manuale che spiega agli jihadisti come sopravvivere in Occidente Sostieni il reportage
Presi un tunisino e un pachistano. Progettavano azioni in Italia. "Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell’ora X"
Avevano creato l'account twitter Islamic_State_in_Rom per sostenere lo Stato islamico e istigare il jihad. Tra i luoghi simbolo da colpire: il Colosseo, l'Expo, il Duomo e la Stazione Centrale di Milano. "Siamo nelle vostre strade siamo ovunque"
Giannini: "Fenomeno amplificato da radicalismo via web". In atto monitoraggio su migliaia di siti di ispirazione jihadista
Mohammed Youssef Abdulazeez era un americano originario del Kuwait. Gestiva un blog in cui parlava di islam e inneggiava alla jihad. L'Fbi: "Era affascinato dall'Isis"
Secondo il volontario italiano, "i ceceni non sono in Ucraina per motivi religiosi o per tentare di costituire nuclei jihadisti, ma solo ed esclusivamente in funzione antirussa"