Lo scorso dicembre, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un importante documento intitolato “Strategia di sicurezza nazionale”. Un capitolo di questo testo è dedicato alle “rivoluzioni colorate". Come è noto, i politici russi ne hanno un giudizio diametralmente opposto rispetto a quelli occidentali e parlano apertamente di “una delle principali minacce per la sicurezza nazionale della Russia”, individuando tra i responsabili di queste rivolte “gruppi radicali che usano ideologie estremiste nazionaliste e religiose, Ong straniere e internazionali e privati cittadini"
Matteo Carnieletto