Tra loro anche il generale Alessandro Casarsa, ex capo del gruppo Roma, e il colonnello Lorenzo Sabatino, allora comandante del nucleo operativo
reato di depistaggio
Sono accusati di aver nascosto il brogliaccio contenente la chiamata delle 11.38 del cameriere dell'hotel, che chiedeva aiuto

La richiesta è giunta dai legali dei 5 capi mafiosi accusati dell'attentato dove perse la vita il giudice Borsellino e recentemente scagionati

La corte d'assise di Caltanissetta accusa alcuni servitori infedeli dello Stato infedeli che istruirono alcuni piccoli criminali facendoli diventare "gole profonde" di Cosa nostra. "Disegno criminoso degli investigatori"

Il ricordo della strage alla stazione che fece 85 morti. Approvato il reato di depistaggio, ma è ancora polemica sui risarcimenti alle famiglie delle vittime. Al corteo anche la comunità musulmana

Il 2 agosto 1980 l'esplosione di un ordigno distrusse l'ala ovest della stazione di Bologna e provocò la morte di 85 persone, ferendone e mutilandone più di 200. Si tratta del più grave attentato terroristico avvenuto in Italia del secondo dopoguerra, uno degli ultimi atti della strategia della tensione durante gli anni di piombo. A dare il via alla commemorazione - questa mattina - il sindaco Virginio Merola: "Sono stati fatti passi avanti significativi. Ma c'è un cammino da completare, bisogna arrivare ai mandanti della strage". Successivamente è stato letto il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente dell'Associazione familiari delle vittime, Paolo Bolognesi: "Il terrorismo, che il nostro Paese ha conosciuto e sconfitto grazie alla sua unità e alla fedeltà ai principi della democrazia e del diritto, oggi si manifesta nel mondo in forme nuove e con una ferocia non certo inferiore. Il senso di umanità che ci lega e i valori democratici che poggiano sul valore assoluto della persona ci daranno la forza per battere la follia distruttrice dei nuovi seminatori di morte".
