rivolta

Tra il 6 maggio e il 9 maggio 1898 la città fu scossa dalla "protesta degli stomaci", moti popolari contro l'aumento del grano. Il re Umberto I mandò a domare la rivolta il vecchio generale piemontese che usò l'artiglieria, uccidendo almeno 300 persone. E due anni dopo il sovrano fu assassinato a Monza dall'anarchico toscano

Enrico Silvestri
Le cannonate di Bava Beccaris sui milanesi armano la mano di Bresci
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