In un Paese dell’Est del vecchio continente in cui, nelle elezioni legislative, a contendere la vittoria per il rinnovo del parlamento vi è, tra le altre, un raggruppamento di partiti dal nome “Coalizione per l’Europa” appare quasi scontato ritenere fondati i sospetti di tentativi di influenze esterne ed eterodirette nel locale dibattito politico
