Da Mosca la richiesta di mettere fine alle ostilità, mentre i sauditi vogliono un embargo contro i ribelli
Da Mosca la richiesta di mettere fine alle ostilità, mentre i sauditi vogliono un embargo contro i ribelli
Nelle mani degli estremisti gran parte di Mukalla. I sauditi lanciano armi e aiuti alimentari ai governativi
Una cinquantina i morti ad Aden, mentre i jihadisti liberano centinaia di prigionieri ad al-Mukalla. I ribelli: "Avanziamo, strike inutili"
Mentre la coalizione bombarda, il governo di Sana'a chiede i boots on the ground e denuncia: "Generali iraniani nel Paese"
Pennacchi di fumo e lampi di fuoco nella notte non lontano da Sana'a, la capitale dello Yemen. Da giorni lo Stato vive sotto i bombardamenti di una coalizione guidata dall'Arabia Saudita
Attacchi nella notte, guidati dall'Arabia Saudita. Almeno venticinque i morti civili
Dieci milioni di persone a rischio, molti sfollati ed emigrati. La situazione era critica anche prima dell'attacco aereo
Macerie nella zona dell'aeroporto di Sana'a, mentre i soccorritori cercano dispersi. La capitale yemenita è nelle mani dei ribelli houthi, vicino all'Iran, da alcuni mesi. Ieri l'avanzata verso Aden, dove è fuggito il presidente
Proteste a Taiz, terza città dello Yemen, tra le forze dei ribelli houthi e i manifestanti, scesi in piazza per protestare. La città è stata conquistata dai miliziani filo-iraniani pochi giorni fa. Ad Aden si è ritirato il presidente legittimo, cacciato da Sana'a