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"Per noi la garanzia occupazionale vale per tutti: per lavoratori di Mittal, Acciaierie d'Italia, Nadi e per quelli dell'indotto. Abbiamo chiesto un tavolo specifico su questo" lo ha detto Michele De Palma, segretario della Fiom, a margine dell'incontro con il Governo sulla vicenda dell'Ex Ilva. (Alexander Jakhnagiev)

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Ex Ilva, De Palma (Fiom): "Abbiamo chiesto un tavolo per garantire l'occupazione"

"Oggi abbiamo capito finalmente che non esiste un socio privato in grado di determinare negatività sul territorio. Il socio privato che continua a sfruttare questi momenti per prepararsi a un contenzioso legale. Dopo la loro gestione disastrosa, hanno la faccia tosta di chiedere conto al Governo. E' il Governo che dovrebbe chiedere conto e noi dovremmo farlo" lo ha detto il segretario della Uilm, a margine dell'incontro con il Governo sulla vicenda dell'Ex Ilva. (Alexander Jakhnagiev)

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Ex Ilva, Palombella (Uilm): "Mittal è arrivato al capolinea, loro strategia finita"

"Non lasciatevi intimorire. Non arrendetevi a una classe politica che vuole solo perpetuarsi al potere. Siete benefattori sociali. Siete eroi. Siete i creatori del periodo di prosperità più straordinario che abbiamo mai vissuto. Nessuno vi dica che la vostra ambizione è immorale. Se guadagnate, è perché offrite un prodotto migliore a un prezzo migliore, contribuendo così al benessere generale. Siete i veri protagonisti di questa storia, e sapete che da oggi avete un incredibile alleato nella Repubblica Argentina. Viva la libertà, ca**o!” Così il Il presidente argentino Milei al Wef di Davos. Fonte video: Wef (Alexander Jakhnagiev)

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Milei al Wef di Davos: "Non lasciatevi intimorire. Viva la libertà, ca**o"

"Da oggi chi imbratta o danneggia un monumento paga di tasca propria: questo principio è ora legge dello Stato. Non pagano più i cittadini, ma pagano coloro che si sono resi responsabili di questi gesti. La tutela dell'ambiente e i cambiamenti climatici sono questioni decisive per il nostro tempo su cui tutti vogliamo lavorare, ma danneggiare un nmonumento significa soltanto ricercare dell'inutile clamore mediatico" lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. (Alexander Jakhnagiev)

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Sangiuliano: "Da oggi chi imbratta un monumento paga di tasca propria"

L'Italia non partecipa agli attacchi anglo-americani contro i ribelli yemeniti Houthi in Yemen, "ma promuove una risposta europea che possa tutelare le nostre rotte di navigazione". Lo ha detto oggi il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nel corso di un'interrogazione in Senato sulle iniziative, anche in sede europea, volte a ristabilire la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso. "Vogliamo ripristinare la sicurezza della navigazione dell'area, evitare la pericolosa estensione del conflitto, salvaguardare i passi avanti degli ultimi mesi per la pace in Yemen tra il governo riconosciuto di Aden e gli Houthi", ha detto Tajani. "E' importante essere tempestivi e allo stesso tempo assicurare il coordinamento tra le diverse operazioni con la regione e un raccordo con i paesi che su quei mari si affacciano e condividono il nostro interesse alla sicurezza e alla stabilità", ha detto Tajani, sottolineando come Egitto e Giordania siano "i due Paesi più direttamente colpiti dalla crisi del Mar Rosso". Secondo il titolare della Farnesina, "l'azione diplomatica deve andare avanti di pari passo con quella militare" ed è fondamentale, da questo punto di vista, "mantenere canali di dialogo aperti con tutti gli attori". Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Mar Rosso, Tajani: "Italia non partecipa ad attacchi contro Houthi, ma promuove risposta europea"

"È per me un privilegio dare il benvenuto a lei e alla delegazione che la accompagna. Per la Repubblica Italiana è un onore averla qui in Italia e per me è un gran piacere averla qui al Quirinale per questo nostro incontro, e darle il benvenuto per questa sua prima visita ufficiale in Italia che corona una serie di incontri di alto livello, di visite che vi sono state che sono il segno della grande collaborazione che c'è tra Kazakhstan e Italia". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale il presidente della Repubblica del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev. "Una collaborazione che si sviluppa sotto vari profili, politico, economico, culturale, e che noi desideriamo intensificare il più possibile", ha spiegato il capo dello Stato, sottolineando il "rapporto di partenariato di valore strategico", che è accompagnato da "una sintonia, una consonanza sul piano delle relazioni internazionali". "Kazakhstan e Italia sono legate ai principi dell'Onu, al principio del multilateralismo - ha detto ancora Mattarella rivolgendosi a Tokayev -. Tutto questo rende facile la nostra collaborazione che lei ha così efficacemente sottolineato. Il nostro rapporto economico è intenso, come lei ha ricordato". Fonte video: Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella riceve Presidente Tokayev: "Intensificare la collaborazione con il Kazakistan"

"Come commissione vogliamo guardare che tipo di impatto può avere questa nuova forma di automazione in un settore specifico come quello dell'informazione e dell'editoria. Abbiamo voluto prima di tutto ascoltare i giornalisti, gli editori e i player tecnologici. Sono emersi tre grandi temi: il primo è la figura del giornalista, figura fondamentale per nutrire quella parte dell'opinione pubblica e tutto ciò che sostiene il funzionamento democratico. Ecco, oggi il giornalista potrebbe essere un elemento secondario nella produzione della notizia: potrebbero esistere redazioni senza giornalisti, e questa è la prima grande sfida. La seconda grande questione emerge su come sia possibile avere giornalisti in un contesto democratico, e questo avviene solo se il settore dell'editoria è capace a mantenere tutto questo. Infine c'è il ruolo giocato dai grandi colossi della tecnologia, che al momento non rispondono alle logiche degli editori. Qui c'è un altro settore che si apre, e le difficoltà sono grandi, perché sono soggetti molto grandi, internazionali, e tutto va valutato anche in base a quello che l'Europa sta decidendo con l'AI Act". Lo ha detto padre Paolo Benanti, in audizione in commissione di Vigilanza Rai, nel suo nuovo ruolo di Presidente del Comitato per l’intelligenza artificiale istituito presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Commissione AI, Padre Benanti: "Prima grande sfida è difendere giornalisti e sistema"

Il deputato Maurizio Lupi, interviene in aula con un intervento oceanico sulla giustizia nel quale ripercorre le glorie e le disgrazie delle sue vicende. Il presidente di turno Fabio Rampelli è costretto ad attenersi al regolamento e lo avverte "concluda", "concluda", "non mi costringa a toglierle la parola". Nervosismo. Sui 10 minuti di intervento a disposizione dei deputati, qualche secondo di tolleranza è sempre previsto, ma certo non 60/90 secondi. Dopo vari solleciti, Rampelli è costretto a togliere la parola al collega Lupi per poi però dare un avvertimento con toni piuttosto severi. E questa volta sintetici: "Avete 10 minuti per parlare e per preparare gli argomenti. Non esagerate". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Rampelli interrompe intervento fiume di Lupi: "Avete 10 minuti per parlare, non esagerate"

"Abbiamo approvato un provvedimento di equità e giustizia. E' fondamentale il tema dei cambiamenti climatici e della tutela dell'ambiente. Ma paradossalmente chi danneggia i monumenti è come se danneggiasse anche l'ambiente. Infatti importanti studiosi parlano di antropizzazione del paesaggio, pertanto i monumenti sono diventati parte di quello che Benedetto Croce definiva 'paesaggio, volto amato della patria'. Quindi chi danneggia i monumenti in n9ome della tutela dell'ambiente danneggia anche l'ambiente stesso" lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. (Alexander Jakhnagiev)

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Sangiuliano: "Chi in nome del cambiamento climatico danneggia monumenti fa male anche all'ambiente"

"Non lasciatevi intimorire. Non arrendetevi a una classe politica che vuole solo perpetuarsi al potere. Siete benefattori sociali. Siete eroi. Siete i creatori del periodo di prosperità più straordinario che abbiamo mai vissuto. Nessuno vi dica che la vostra ambizione è immorale. Se guadagnate, è perché offrite un prodotto migliore a un prezzo migliore, contribuendo così al benessere generale. Siete i veri protagonisti di questa storia, e sapete che da oggi avete un incredibile alleato nella Repubblica Argentina. Viva la libertà, ca**o!” Così il Il presidente argentino Milei al Wef di Davos. Fonte video: Wef (Alexander Jakhnagiev)

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Il presidente argentino Milei al Wef di Davos: "Non lasciatevi intimorire. Viva la libertà, ca**o"
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