"Voi non c'entrate, vi lasciamo fuori. Vogliamo solo parlare", il grido di una manifestante a Montecitorio diretto alla Polizia, schierata per impedire che i manifestanti raggiungano il Palazzo. (Alexander Jakhnagiev)

"Voi non c'entrate, vi lasciamo fuori. Vogliamo solo parlare", il grido di una manifestante a Montecitorio diretto alla Polizia, schierata per impedire che i manifestanti raggiungano il Palazzo. (Alexander Jakhnagiev)
Le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti che si erano riuniti a Piazza Montecitorio per manifestare contro le chiusure imposte dal governo per far rallentare i contagi. Il sit-in, partito in maniera pacifica, si è poi trasformato in uno scontro violento tra manifestanti e forze dell’ordine. Tra gli ospiti del sit-in anche Vittorio Sgarbi e Federico Mollicone (FDI), in piazza molte le bandiere di Italexit di Gianluigi Paragone. (Alexander Jakhnagiev)
Momenti di tensione in piazza Montecitorio, per la manifestazione di protesta dei ristoratori che chiedono di riaprire. Uno dei manifestanti che cercava di scavalcare le transenne è stato fermato in piazza dagli agenti. (Alexander Jakhnagiev)
Le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti che si erano riuniti a Piazza Montecitorio per manifestare contro le chiusure imposte dal governo per far rallentare i contagi. (Alexander Jakhnagiev)
Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine davanti alla Camera, in piazza Montecitorio, per le proteste dei ristoratori che chiedono di riaprire. (Alexander Jakhnagiev)
“Ci hanno fatto chiudere una settimana con i dati sbagliati, perché non sanno nemmeno contare. Però lo stipendio loro lo sanno contare bene”. E’ lo sfogo di uno dei lavoratori presenti al presidio, poi trasformatosi in corteo non autorizzato, organizzato dagli ambulanti non alimentari alla stazione Centrale di Milano. “I centri commerciali sono tutti aperti, tutti lavorano. Gli ambulanti non contagiano, aiutano casomai. Abbiamo capito il gioco: vogliono farci fuori per agevolare la grande distribuzione”. (Alexander Jakhnagiev)
Tanti cartelli, un messaggio unico come comune denominatore: vogliamo lavorare. Era questa la frase più gettonata sui cartelli esposti durante il presidio, poi trasformatosi in corteo non autorizzato, organizzato dagli ambulanti non alimentari alla stazione Centrale di Milano. Anche sulle fiancate dei furgoni che hanno circondato piazza Duca d’Aosta per poi sfilare lungo via Vitruvio, in direzione Prefettura, sono stati attaccati degli striscioni per “urlare” la stessa richiesta, quella di poter ripartire con le attività nei mercati. Le immagini. (Alexander Jakhnagiev)
“Un dato importante è che non ci sono più focolai negli ospedali, vi ricordate di quanti ce n’erano a dicembre? Il motivo è che stiamo vaccinando” lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia durante una diretta trasmessa sul suo profilo Facebook. / Facebook Luca Zaia (Alexander Jakhnagiev)
“Il virus c’è. No siamo ancora nella fase di discesa della curva, i dati sono altalenanti. Il mio appello è di non abbassare la guardia, facciamo estrema attenzione” lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia durante una diretta trasmessa sul suo profilo Facebook. / Facebook Luca Zaia (Alexander Jakhnagiev)
“Sono arrivato allo stremo. Non riesco più a pagare niente. Faccio l’ambulante da vent’anni e posso dire che ci hanno levato via la dignità. Una persona che non può più mantenere i propri figli è arrivata alla fine”. Sono le parole di uno degli ambulanti non alimentari presenti al presidio organizzato davanti alla stazione Centrale di Milano. (Alexander Jakhnagiev)