La Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen arriva a Bruxelles per partecipare ai lavori del Consiglio Europeo. Al centro delle discussioni il ReArm Europe e l'Ucraina. Le immagini Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev)
La Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen arriva a Bruxelles per partecipare ai lavori del Consiglio Europeo. Al centro delle discussioni il ReArm Europe e l'Ucraina. Le immagini Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev)
“La nostra analisi suggerisce che una tariffa statunitense del 25% sulle importazioni dall'Europa agli Stati Uniti ridurrebbe la crescita dell'area euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. Una risposta europea sotto forma di aumento delle tariffe sulle importazioni statunitensi aumenterebbe ulteriormente questa percentuale a circa mezzo punto percentuale.” Così Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea, durante il suo intervento alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, a Bruxelles. Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev)
"L’obiettivo è aumentare la produzione dal 2026, grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi che avranno impatto in Europa e in Italia”. Lo ha detto il Presidente di Stellantis, John Elkann, durante l'audizione davanti alle Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato. Camera (Alexander Jakhnagiev)
“Le ultime proiezioni dello staff della BCE prevedono che l'economia crescerà dello 0,9 % nel 25, quindi come nel 24, dell'1,2 % nel 26 e dell'1,3 % nel 27.” Così Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea, durante una conferenza stampa a Bruxelles Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev)
"Spero che da oggi il bilancio dare/avere tra il Paese e l'azienda non sia più un tema divisivo, ma un'opportunità per continuare questo percorso virtuoso insieme". Così John Elkann, Presidente di Stellantis, in audizione alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Ventotene è un manifesto ricordato perché ha disegnato la grande Europa che supera la nazione. Sono Adenauer e De Gasperi e altri i padri dell'Europa. Ma tutti i parlamenti nazionali stanno parlando di ben altre cose più importanti: deterrenza nucleare, riarmo per miliardi, costruire un nucleo Nato europeo perché non possiamo affidarci agli Stati Uniti. E noi invece che facciamo? Italia esca dalla sindrome di parlare sempre del suo passato" così il leader di Azione Carlo Calenda. (Alexander Jakhnagiev)
Galeazzo Bignami di FdI in Aula alla Camera nomina la Tesla di Fratoianni, "dal suo predellino inveisce contro Elon Musk", il deputato di Avs fa un gesto con la mano, come per mandarlo a quel Paese, e poi si "cuce" la bocca con le dite, in direzione della presidenza dell'Aula. (Alexander Jakhnagiev)
“La maggioranza è compatta sul fatto che l'Italia deve lavorare per la pace. Mentre a Bruxelles c'è qualcuno che sta lavorando per sabotare la pace e per alimentare la guerra, parlando di 800 miliardi di armi che sono l'ultima delle cose utili su cui investire in questo momento in Italia”. Così il vicepremier Matteo Salvini in un punto stampa a Bruxelles. (Alexander Jakhnagiev)
“Meloni ha oltraggiato la memoria del Manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché l’hanno scritto giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio e altra privazione di libertà ma con una visione che nell’Europa federale superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, intervistata dall'Agenzia Vista sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. (Alexander Jakhnagiev)
“La Lega ha praticamente commissariato la premir, Meloni non può decidere sul riarmo europeo. I tre partiti di Governo hanno tre posizioni diverse, per questo hanno scritto una risoluzione togliendo tutte le parole divisive, sembra scritto con l'inchiostro simpatico”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, intervistata dall'Agenzia Vista sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. (Alexander Jakhnagiev)