Si può definirla una prova del nove, oppure, usando il termine più brutto del lessico politico, una verifica, ma dopo l'insuccesso elettorale delle ultime elezioni comunali il centrodestra non può sbagliare la prova del Quirinale

Si può definirla una prova del nove, oppure, usando il termine più brutto del lessico politico, una verifica, ma dopo l'insuccesso elettorale delle ultime elezioni comunali il centrodestra non può sbagliare la prova del Quirinale
Sarà un campanello d'allarme, oppure un avviso severo per il prossimo futuro, ma sicuramente il centrodestra commetterebbe un grave errore a sottovalutarlo
Da Trieste a Roma, da Genova a Milano, il Paese non si ferma. Draghi (per ora) rifinanzia il sussidio e nel governo è scontro
Purtroppo si sta trasformando in una costante che tradisce la filosofia dell'attuale inquilina del Viminale, sintetizzata in una battuta ricorrente: "Per evitare guai maggiori".
È un cortocircuito, uno di quei meccanismi perversi che mandano in soffitta la logica
A vedere le immagini degli scontri di ieri nel centro di Roma, con tutto l'armamentario di un tempo che immaginavamo ormai passato con assalti alle camionette, idranti sui manifestanti, occupazioni e tutto il resto, ti appare un mondo fuori dalla realtà.
Simboli di un cambio di stagione: si dissolve nell'opinione pubblica il grillismo, malattia infantile del giustizialismo, e quei magistrati, o ex-magistrati, che ne sono stati gli eroi finiscono sul banco degli imputati.
I fenomeni più esiziali in politica sono i miraggi, cioè dar per scontata o immaginare una realtà che poi si dimostra fallace
A conti fatti il centro-destra non perde. Conferma le amministrazioni che aveva ma è un dato che non consola
In trent'anni il centro-destra non ha mai avuto voce in capitolo sull'argomento perché, per uno strano scherzo della sorte, al fatidico appuntamento è sempre arrivato quando era minoranza in Parlamento. Questa volta non è così