Incontro al castello di Buda. È la prima visita del premier israeliano in una nazione dell'Unione europea aderente alla Cpi dopo che è stato spiccato il mandato di arresto

Incontro al castello di Buda. È la prima visita del premier israeliano in una nazione dell'Unione europea aderente alla Cpi dopo che è stato spiccato il mandato di arresto
Ci troviamo a Budapest nell'iconico Ponte delle Catene allestito con la bandiera di Israele insieme la bandiera ungherese. Qui arriverà tra poche ore in serata Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele invitato da Victor Orban per una visita ufficiale. Ecco perché è molto importante questa visita
Il licenziamento dei dipendenti federali dei dipartimenti Dei (diversità, equità e inclusione) avvia la rivoluzione del neo presidente. Un reset di tutte le follie woke che hanno accompagnato gli Stati Uniti, e l'Occidente in generale, negli ultimi anni. Così tornano al centro la libertà e i valori comuni che una parte della sinistra aveva cancellato
L'Heritage Foundation si trova a Washington ed è il think tank di stampo repubblicano conservatore che mira a ridefinire i ruoli istituzionali dell'intero governo federale degli Stati Uniti d'America. In questo edificio è stato messo a punto il "Project 2025" il programma politico promosso da una parte di ex collaboratori e personalità vicine o correlate a Donald Trump per la sua candidatura alle presidenziali.
La parata che di solito accompagna l’insediamento del presidente si è svolta nella Capitol Arena. Presenti 20mila persone, con moltissime costrette a rimanere fuori e a rinunciare.
A poche ore dall'inizio del secondo mandato del presidente Donald Trump, il clima che si respira tra i suoi sostenitori radunatisi a Washington è elettrizzante. L'entusiasmo per i prossimi quattro anni è palpabile e tutti sono in attesa del momento in cui il tycoon tornerà alla Casa Bianca
Washington blindata per l'insediamento di Donald Trump. A causa del freddo polare - domani sono attesi -14 gradi - la cerimonia si terrà all'interno, come nel 1985 quando giurò Reagan, un auspicio positivo per molti. Attesa per il discorso del neopresidente: nel giorno in cui viene oscurato TikTok, sicuramente uno dei temi che verrà affrontato sarà quello della libertà di espressione
Si è appena conclusa a Roma Più libri, più liberi ed è tempo di bilanci. Ë stata un'edizione particolarmente divertente perché è andata in scena una guerra fratricida all'interno dell'amichettismo culturale di sinistra. Tra Saviano, Lucarelli e Zerocalcare, non c'è rimasto che sederci in fondo a una delle sale a mangiare un bel pacco di popcorn
Le femministe hanno protestato e scritto per giorni commenti sui social per la presenza del filosofo Leonardo Caffo a "Più libri più liberi". Ma nelle due sale messe a disposizione dalla fiera per i centri e le associazioni contro la violenza sulle donne si sono presentate meno di trenta persone. Ci chiediamo dove fossero tutti coloro che si schierano sempre in prima linea, almeno sui social, fintanto che l'obiettivo è attaccare il maschio bianco. Quando si deve dare una manifestazione concreta, invece, pare che a nessuno importi
C'è una sola parola per descrivere quello che sta accadendo a Più Libri Più Liberi di Roma: ipocrisia. La direzione decide di invitare il filosofo Leonardo Caffo, imputato in un processo per maltrattenti, e dopo le polemiche si difende appellandosi al garantismo. Alla fine, nonostante il passo indietro, continuano ad arrivare una serie di forfait, compreso quello di Zerocalcare. Ed è qui che si vede tutta l'ipocrisia della sinistra