L' Italia è piena dei cosiddetti "liberali dopo le sei", quei politici e funzionari pubblici che si rifanno a princìpi individualistici e meritocratici solo quando escono dai ministeri o dagli uffici.

L' Italia è piena dei cosiddetti "liberali dopo le sei", quei politici e funzionari pubblici che si rifanno a princìpi individualistici e meritocratici solo quando escono dai ministeri o dagli uffici.
Da giorni Luigi Di Maio si è concentrato a inviare segnali di attenzione nei confronti del partito di centrodestra che più si è mostrato disponibile a collaborare con il governo per superare l'emergenza Covid.
Ditelo ai democratici de "noantri" e soprattutto ai grillini che hanno scalato il potere in nome della lotta ai privilegi della politica
E vogliamo parlare anche del lato politico del grandissimo Gigi Proietti? Un artista impegnato tra ciclopiche performance teatrali e apparizioni cinematografiche e televisive più lievi, ma non disimpegnato sulla cosa pubblica
Nella politica degli stereotipi quando parla un (ex) comunista, emerge sempre irrefrenabile il richiamo della foresta
Molto è stato fatto, ma molto resta da fare, sospiravano i ministri democristiani della Prima Repubblica per cavarsi da impaccio in ogni situazione.
Di troppa democrazia non si può certo morire, ma si possono anche contestare i meccanismi eccessivamente "inclusivi"
È inutile girarci attorno, fare il presidente di Regione è un mestiere per uomini
Una serata al ristorante e il post su Instagram. Gli applausi e gli incoraggiamenti si possono dare anche di persona. Non solo sul cellulare