Gian Paolo Serino

Foto profilo di Gian Paolo Serino

Monza 1972). Critico letterario, ha ideato e fondato la rivista letteraria «Satisfiction».

Scrive di libri su «il Giornale». Ha collaborato con «la Repubblica», «Libero», «Avvenire», «Il Riformista», «Il Venerdì di Repubblica», «D-la Repubblica», «L’Espresso», «Rolling Stone», «GQ», «Vogue», «Mucchio Selvaggio», «Pulp Libri», «L’Indice dei libri», «Vanity Fair». Ha lavorato con Radio Capital e R101. 
Ha curato l’edizione italiana de “Il compromesso” di Elia Kazan, la biografia “Dylan Thomas. Essere un poeta e vivere di astuzia e birra” di Paul Ferris e Così tante vite. Il Novecento di Giancarlo Vigorelli, con prefazione di Claudio Magris, “Lontano da Crum di Lee Maynard e “La mia vita” di Charlie Chaplin.  
Ha pubblicato  il saggio “Luciano Bianciardi. Il precario esistenziale” e il romanzo “Quando cadono le stelle”. 

Ai gradini di una chiesa, su cui il clown protagonista di Heinrich Böll si rendeva conto di essere l'unico vero volto fra tante maschere, Lorenzo Beccati sostituisce quelli di un centro commerciale. In questo Opinioni di un altro clown (Cairo editore, pagg. 160, euro 13), siamo subito inghiottiti dalla (p)resa diretta del protagonista: un cinquantenne che si trova su quel baratro sociale che consiste nell'essere senza lavoro quando sei troppo giovane per non sperare e troppo vecchio per credere.

Gian Paolo Serino
C'è un altro clown che ha opinioni molto rispettabili

"Spunta l'alba su Griffintown. All'orizzonte si delinea un paesaggio desolato, attraversato di ruggine dove permane, a strati di un silenzio forzato, un'intera genealogia di oggetti"

Gian Paolo Serino
La periferia di Montréal non è un paese per vecchi
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