Non è andato tutto bene. Neanche un po'. Oggi converrebbe usare un po' meno retorica e più buon senso per non trasformare una crisi, sociale ed economica, in una tragedia.
Non è andato tutto bene. Neanche un po'. Oggi converrebbe usare un po' meno retorica e più buon senso per non trasformare una crisi, sociale ed economica, in una tragedia.
C'è il miliardario che fa affari solo sulla vecchia economia, c'è il giovane della Silicon Valley pronto a qualsiasi diversity, c'è il monopolista dei sistemi operativi mondiali, tutti che piagnucolano su quante poche tasse pagano.
Il G7, su iniziativa americana, ha stabilito ieri che le grandi imprese dovranno pagare una tassa sui profitti, come minimo, del 15 per cento. È un bene o è un male?
Il governo ha intenzione di assumere, a tempo determinato, circa venticiquemila (avete letto bene) dipendenti.
La strage della funivia del Mottarone è un favoloso caso di studio sul giustizialismo italiano
La situazione è ridicola, ma non seria. Il leader del partito che ha raccolto un terzo dei seggi in Parlamento, Luigi Di Maio, urlando contro la Casta e agitando le manette, ha fatto, come sapete, marcia indietro.
Tutte le economie del mondo vivono in un delicato compromesso tra mercato e Stato, tra privato e pubblico. Non c'è mercato senza leggi, non esiste Stato senza individui. L'Italia sta prendendo una brutta piega
Ieri al Senato il centrodestra unito, quello di governo e di opposizione, ha dato un segnale importante di compattezza parlamentare