La triste epopea degli emigranti negli Stati Uniti raccontata attraverso due scelte di vita agli antipodi
La triste epopea degli emigranti negli Stati Uniti raccontata attraverso due scelte di vita agli antipodi
Respira e sta in piedi, con la tromba in mano, come ad aspettare un segno. Due carabinieri con il pennacchio posano una corona sulla lapide e poi si spostano ai lati, anche loro fermi, in attesa. Nessuno parla.
Questi sono i mesi in cui ci stiamo giocando il futuro. È adesso che si mischiano le carte della storia e si vede il destino delle nazioni per i prossimi decenni
Il Pd non è donna. Il Pd è il ritorno sulla scena di Enrico Letta dopo sette anni e, a vederli da qui, sembrano quasi un secolo
Al di là dell'orizzonte c'è un "mostro" in attesa, di cui non si conosce ancora con precisione la massa, ma si sa che è grosso e fa paura.
Non chiamatelo hub. Non è per diffidenza verso le parole degli altri. Non è per il rifiuto sciovinista dell'inglese come lingua universale. È solo per non cancellare il nome che noi diamo alle cose.
Non è mai facile fidarsi della macchina dello Stato. Ti ci perdi. Non la riconosci. È un labirinto che ti appare senza fine, ti disorienta, ti ingoia, e non ti viene facile chiamarlo amico
Il futuro prossimo del Pd potrebbe aprirsi con un "gambetto di donna". È la mossa che battezza il romanzo di Walter Tevis e resa popolare dalla serie La regina degli scacchi.
Non ti chiedi più quando finirà. Non è rassegnazione e neppure abitudine. È che qualsiasi risposta rischia di svuotarti e di far cadere una nuova illusione
Il Pd ha perso un altro ormeggio. Non è una stagione di certezze, ma il partito di Zingaretti vede svanire tutti i punti di riferimento