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Vittorio Macioce

Foto profilo di Vittorio Macioce

Vittorio Macioce si ritrova spesso a muoversi tra i vari confini del giornalismo. Ed è un po' come spostarsi tra le linee, in una sorta di terra di nessuno. È capo redattore e da qualche tempo ha lasciato Milano per Roma. È cresciuto ad Alvito, un piccolo paese tra Sora e Cassino, nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo. Quando può continua a seguire la narrativa, soprattutto quella americana. È convinto che incroci e crocicchi siano il posto più interessante per osservare il mondo.

È l'autore del romanzo "Dice Angelica" (Salani).

Il segno della discontinuità. L'attesa innervosisce, genera ansia, ti mette in testa brutti pensieri, qualche volta delude.

Vittorio Macioce
La responsabilità del silenzio

È una domenica di febbraio e perfino il sole sembra freddo. Le acque del Garda sono di un blu profondo e a Salò i turisti tedeschi si illudono che il virus si sia preso una giornata di riposo.

Vittorio Macioce
La normalità senza più improvvisare

Mario Draghi ha aperto una porta, quella del tempo. Non conta quanto resterà a Palazzo Chigi e neppure la sua età anagrafica, il suo discorso al Senato, almeno per un giorno, ridefinisce l'orizzonte della politica

Vittorio Macioce
La svolta nelle sue parole: immaginare il futuro del Paese

Quando non puoi prenderti tutto, allora puntelli le casematte. È quello che ha fatto Mario Draghi. Non poteva non tenere conto dei partiti.

Vittorio Macioce
Ecco chi sono i pretoriani di Supermario

Dove finisce la sinistra? L'ultima grande inquietudine del Pd è questa. Non passa giorno che qualcuno non stia lì a segnare il confine.

Vittorio Macioce
Il suicidio del Pd grillinizzato
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