Napoli

Più militari sul territorio, telecamere di videosorveglianza, così nel 2013 con il decreto sulla Terra dei fuochi si prometteva di combattere i fenomeni dello sversamento abusivo dei rifiuti e dei roghi tossici. Ma, nei comuni tra Napoli e Caserta vessati dagli ecocriminali, le discariche a cielo aperto non sono mai sparite. E si trovano sempre negli stessi punti. Sorgono principalmente a ridosso di campi coltivati, nelle aree periferiche, e da esse trae origine la maggior parte degli incendi tossici. I controlli sul territorio sono insufficienti o inadeguati: i militari probabilmente non bastano e si contano fino a sei anni di attesa per avere le prime telecamere di videosorveglianza dove non ci sono mai state. Delle operazioni di bonifica effettuate sul territorio negli ultimi anni sono rimasti i big bag in cui sono stati raccolta i rifiuti recuperati, diventati a loro volta rifiuti: rimasti accatastati lungo le strade, ricoperti da altra monnezza o incendiati, oppure scaricati abusivamente altrove.

Agata Marianna Giannino
Così non si contrastano abbandono dei rifiuti e roghi tossici nella Terra dei fuochi

Fino a questo momento in Italia, nella 47^ settimana del 2018, il livello di incidenza totale nazionale è pari a 2,28 casi per mille assistiti. In Piemonte, Liguria, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Toscana, Abruzzo e Sicilia è stata superata la soglia epidemica nazionale

Ignazio Riccio
Isolato il primo ceppo di virus influenzale H1-N1 in Campania

I certificati medici dei dipendenti sono arrivati all'azienda che gestisce il trasporto pubblico subito dopo la comunicazione dell'allungamento dell'orario di lavoro nel weekend. I sindacati fanno muro contro muro, mentre il sindaco, Luigi De Magistris, annuncia provvedimenti severi contro i fannulloni

Ignazio Riccio
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