Numerose le segnalazioni da parte degli automobilisti coinvolti, loro malgrado, nella nuova rischiosa pratica ideata dai giovanissimi
Numerose le segnalazioni da parte degli automobilisti coinvolti, loro malgrado, nella nuova rischiosa pratica ideata dai giovanissimi
L'uomo era stato condannato a 3 anni di carcere nel 2012, poi espulso nel 2014 dal nostro paese; nel decreto di espulsione compreso l'obbligo di restare per 10 anni in Albania (dunque fino al 2024) ed il divieto di rientrare in Italia. Ritorna ora per scontare l'ultimo anno di carcere previsto dalla condanna e trovare lavoro dopo la pena
Due diciottenni pesaresi sono finiti nei guai per aver minacciato di dare fuoco a un docente con un accendino mentre tutta la classe li incitava
Follia in un istituto superiore: docente minacciato con un accendino acceso. Il consiglio d'Istituto sospende tre fra i responsabili
"Non è che quelli di sinistra non ci hanno votato. È che sono morti". Con questa frase choc i giovani democratici di Pesaro hanno riaperto la questione generazionale
I Giovani Democratici di Pesaro hanno analizzato con ironia la sconfitta subita: "Non è che non ci hanno votato, è che sono morti"
Stalking tra donne a Fano: mamma e moglie ideale si fa l'amante (donna), poi ci ripensa; l'altra non ci sta e la relazione diventa un incubo
La vicenda dell'omicidio di Ismaele continua ad avere nuovi risvolti soprattutto sul movente che ha armato la mano dell'albanese Igli e che ha ucciso Ismaele
Nuovi elementi nel caso dell'omicidio di Pesaro. Ismaele non sarebbe stata l'unica vittima di Igli, il ragazzo era pronto ad uccidere ancora
"Non hanno precedenti penali", i ragazzi fermati per l'omicidio del 17enne di Sant'Angelo in Vado (Pesaro-Urbino). A spiegarlo il colonnello dei carabinieri Antonio Sommese, in conferenza stampa. "Uno dei due si era organizzato, abbiamo ritrovato che stava dormendo in macchina, nell'auto della madre", ha detto il militare.Igli Meta, uno dei due ragazzi fermati per l'omicidio di Ismaele Lulli, era quindi pronto a fuggire in Albania. Per gli inquirenti sarebbe lui l'esecutore materiale di un delitto che, in conferenza stampa, definiscono "feroce" date le modalità: il ragazzo, infatti, è stato quasi decapitato con un coltello che non è ancora stato trovato ed è morto per la violenta emorragia. L'altro ragazzo, Mario Nema, secondo i carabinieri è meno coinvolto. E' proprio lui che sta facendo le prime ammissioni. "Lui si è trovato lì per caso, sapeva di questo astio di Igli nei confronti di Ismaele e probabilmente se ci fosse stato da dargli una lezione poteva anche starci nell'aggressione ma poi, in maniera impassibile, ha visto che questa aggressione è sfociata in un omicidio"