A 17 e 13 anni tentano di derubare quattro ragazzini

Seppur comprensibilmente amareggiati, i genitori non hanno potuto che allargare le braccia e tirare il classico sospiro di rassegnazione. «Chissà che il carcere per uno e la segnalazione alla procura del Tribunale per i minorenni per l’altro non li calmino un po’ - hanno detto ai carabinieri -. Magari è la volta buona che decidono di cambiare strada». Quando si hanno figli che, benché giovanissimi, sono già piromani e rapinatori, i recuperi educativi sembrano pressoché inutili. Hanno infatti rispettivamente appena 17 e 13 anni i due ragazzini arrestati domenica sera a Rozzano dai militari della compagnia di Corsico, poco lontano dal «Multisala Medusa», dopo che hanno aggredito un gruppo di quattro adolescenti, minacciandoli di ammazzarli di botte e portando via 20 euro e un telefonino. Compiuta la rapina, i due si sono allontanati ma sono stati rintracciati più tardi dai carabinieri che li hanno fermati dopo una battuta nella zona. «Vecchie conoscenze» assicurano i militari.

Se il maggiore, infatti, è finito al Beccaria, il più giovane, segnalato alla Procura del Tribunale dei Minorenni, a soli 11 anni, insieme ad altri tre amici, aveva appiccato fuoco nella sua scuola, all’aula di botanica e chimica della Media «Giovanni Verga» di Rozzano. Era l’aprile 2005. Il bambino era già seguito dagli assistenti sociali per una situazione familiare molto disagiata e, per problemi d’indisciplina, era già stato sospeso da scuola per ben quattro volte.

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