«Con 1.800 posti in meno avremo una Bbc di qualità»

Il bilancio ha un «buco» da 2 miliardi di sterline

da Milano

La tv britannica Bbc annuncia un drastico taglio da 1.800 posti di lavoro per far fronte a un buco di 2,8 miliardi di euro, creato soprattutto dal mancato aggiornamento del canone. I sindacati hanno già proclamato una serie di scioperi per protestare contro il taglio, il più grosso mai visto alla Bbc nei suoi 85 anni di storia, che colpirà soprattutto le redazioni giornalistiche e il settore della programmazione televisiva, cioè il cuore della televisione pubblica inglese.
«Avremo una Bbc più piccola - spiega il direttore generale Mark Thomson - ma più focalizzata sulla qualità e sui contenuti, cioè su quello che fa la differenza nell’audience». Il piano prevede un taglio di 2.500 posti nei prossimi sei mesi, che verrà riequilibrato da 700 nuove assunzioni, per un totale complessivo di 1.800 esuberi. Il trust pubblico che governa la Bbc ha già approvato il piano di Thomson, che prevede anche la cessione dello storico quartier generale londinese di Shepherd’s Bush, la riduzione del 10% dei nuovi programmi per i prossimi sei anni e un target annuale di risparmi sull’efficienza gestionale del 3%, sempre per sei anni.

Inoltre il gruppo fonderà i servizi giornalistici di tv, radio e Internet in un unico contenitore.
Nel gennaio scorso, il governo ha deciso un aumento del canone televisivo per i prossimi sei anni, inferiore però alle necessità di Bbc, che deve far fronte al difficile e costoso passaggio verso la tv digitale.

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