Cultura e Spettacoli

Dal 1965 più di trenta album sempre nel segno della poesia

Nato nel 1943 a Pittsburgh, Eric Andersen (nella foto) inizia la carriera nel Greenwich Village nel ’64. A New York assiste alle esibizioni dei suoi idoli Lightnin’ Hopkins, John Coltrane, John Lee Hooker e Muddy Waters e incontra giovani musicisti come Bob Dylan e Phil Ochs. Il primo disco, Today is the highway, esce nel ’65 ma è con il secondo, ’Bout changes & things, che regala un’opera già matura, fatta di melodie folk, testi intimistici e arrangiamenti che strizzano l’occhio al rock. Verranno poi una trentina di album, tra cui Blue river, Ghosts upon the road e Beat Avenue. Le sue canzoni sono state interpretate da artisti come Linda Rondstadt, John Denver, Rick Nelson, Judy Collins, Johnny Cash, Fairport Convention e Grateful Dead. Andersen non ha mai cessato di mostrare il lato più letterario di sé, collaborando con grandi nomi della poesia, fra cui Lawrence Ferlinghetti, Gregory Corso e Patty Smith. Premio Tenco nell’ottobre del 2003, ha pubblicato il cd The street was always here, in cui reinterpreta alcune perle degli anni ’60, con pezzi di Dylan, Phil Ochs e Tim Hardin. Sta lavorando a una raccolta di racconti. Il suo nuovo album, Waves, uscirà in ottobre e conterrà brani di Tim Buckley e Lou Reed. In preparazione anche un nuovo album. Il suo sito è www.ericandersen.

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