«Il 26 aprile ero un’altra persona»

«Il 26 aprile ero un’altra persona»

Ma quello che non hanno capito, quello che non hanno capito è che tutti gli italiani soprattutto quelli che non volevano vivere in dittatura aspettavano il 25 aprile, un 25 aprile, qualunque 25 aprile che poteva anche essere il 30 maggio, il 14 dicembre ed hanno approfittato dell’unica occasione che può capitare a un oppresso per potersi liberare: un appoggio esterno. Perciò è per quello che si festeggia il 25 aprile però quello che si può non festeggiare è il 26 aprile. Infatti io che ho festeggiato il 25 aprile, che ho contribuito a far sì che il 25 aprile arrivasse ho cessato ogni mio rapporto con alcuni compagni di cordata il 26 aprile quando cioè era terminata la fase di lotta contro il fascismo intesa da me come lotta contro le dittature ed il beneficio della libertà era stato raggiunto.
Una volta raggiunto lo scopo di liberarsi del fascismo per me era tutto ok. Io non volevo dittature ed anche se in quel periodo ho rischiato, ho mangiato meno, ho mangiato peggio di quanto mi spettava ho dovuto fare qualcosa che non avrei voluto fare ho dovuto rischiare di prendere l’olio di ricino ed andare in certe case dello studente senza studiare in quegli anni vissuti nell’angoscia di vedere che i soprusi si accumulavano ai soprusi che questo stato di cose avrebbe fatalmente provocato le reazioni che poi molto dolorosamente hanno provocato, tutta una serie di ritorsioni fatte in conseguenza di soprusi rimasti impuniti In quel momento era tanta la gioia di poter essere arrivato a quel giorno che poi si è identificato col 25 aprile ma poteva essere anche il 14 gennaio ecc, però male non fare paura non avere, io ho festeggiato il 25 aprile: io il 26 aprile ero un’altra persona.
Questo cosa vuol dire che non apprezzo il 25 aprile? Si io il 25 aprile l’ho cercato l’ho provocato ho cercato di farlo venire con tutte le mie forze e sforzi e rischi ma quando è arrivato: gaudium magnum!
Viva lo squadrismo evviva il «non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te» e se anche qualcuno mi aveva fatto qualche torto ho cercato di interrompere la spirale di vendette. Caso mai ho aperto un occhio di rispetto per coloro che mi hanno aiutato dall’esterno a liberarmi della dittatura ed a loro dedico periodicamente il mio affetto ed il mio rispetto.

E molti di questi sono sepolti a Siracusa, Catania, Agira, Salerno, Napoli, Caserta, Cassino, Minturno, Anzio War, Anzio bech, Head, Roma, Bolsena, Orvieto, Assisi, Foiano delle Chiaie, Arezzo, Ancona, Montecchio, Gradar, Firenze, Castiglione, Santerno, Argenta, Bologna ed ancora Coriano Ridge, Rimini, Meldola, Forlì, Ravenna, Villanova, Udine, Milano.
Questo per me è stato il 25 aprile. Il 26 era una bellissima giornata di sole, di un sole che sembravano tre, era veramente il sola dell’avvenire!. Imperituramente.
(Gavi)

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