Dopo 40 anni di allagamenti Serve un super commissario, la Provincia candida Formigoni

Il presidente della Provincia ha già un nome. Se serve un super-commissario per risolvere dopo quarant’anni di tira e molla il problema del fiume Seveso - solo negli ultimi 12 mesi è già esondato 5 volte - Guido Podestà chiede che «il compito venga affidato al governatore Roberto Formigoni, in modo da agire rapidamente sul territorio». I progetti per potenziare il canale scolmatore nord-ovest e ridurre del 20% la portata del Seveso nei momenti di maggiore ingrossamento sono già stati approvati e finanziati. Ma anche dopo lo sblocco dei fondi ancora congelati a Roma, fa presente Podestà, bisognerà aprire un tavolo con i Comuni interessati. In primis Senago che ha votato in consiglio una mozione per opporsi alla realizzazione sul territorio di una vasca di espansione delle acque. Il commissario ad acta sollecitato dalla Provincia avrà il compito di riunire i protagonisti e «in quella sede ci auguriamo che l’interesse generale possa prevalere sulla logica localistica». Le rassicurazioni di Formigoni su interventi già approvati e finanziati dalla Regione contro le esondazioni del Seveso fanno «molto piacere» al vicesindaco Riccardo De Corato, che pure insiste sulla «nomina di un commissario ad acta, che sblocchi la questione economica visto che le risorse sono state bloccate dal governo e che realizzi in tempi brevi i progetti. Il Comune è pronto a fare la sua parte». Ma «anche le amministrazioni a nord e le Province di Varese, Como o Monza devono partecipare alla spesa, visto che sul territorio si riversano le acque che arrivano a monte e non possiamo far pagare ai residenti di zona Testi e Niguarda che già ne pagano le conseguenze che devono coprire solo i milanesi i costi economici degli interventi».


Per quelli immediati di emergenza, l’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini sottolinea che con la creazione della Provincia di Monza e Brianza «la sede e gli strumenti in capo alla Protezione civile non sono più a Milano», domenica mattina i volontari hanno chieste in prestito a Monza l’idrovora e quanto occorreva per «asciugare» i mezzanini del metrò. Anticipa: «Realizzeremo a sud una sede polifunzionale per le emergenze».

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