Il 5 ottobre il processo per stupro ai due romeni

È finita in archivio la posizione Karol Racz e Alexandru Loyos Isztoika, i romeni di 36 e 21 anni, arrestati con l’accusa di aver rapinato due fidanzati al parco della Caffarella, il giorno di San Valentino, e di aver violentato la ragazzina quattordicenne. Il gip Guglielmo Muntoni ha accolto la richiesta presentata nel giugno scorso dal pm Vincenzo Barba che ha ritenuto di scagionare i due perché il dna repertato dalla squadra mobile sul luogo dell’aggressione e sugli abiti della giovane non corrispondeva affatto a quello dei due romeni. Per i fatti della Caffarella, invece, il 5 ottobre il gup Luigi Fiasconaro processerà i romeni arrestati successivamente al fermo di Racz e Loyos (avvenuto il 17 febbraio e poi annullato dal riesame il 10 marzo): si tratta di Ionut Jean Alexandru, di 18 anni, e Oltean Gavrila, di 27, finiti in manette il 20 marzo, poi rei confessi anche perché incastrati dall’analisi delle tracce biologiche.
Nei loro confronti il pm Barba aveva sollecitato il giudizio immediato, che consente di saltare l’udienza preliminare, ma gli imputati hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato che prevede in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena. Sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni e rapina aggravata, sono i reati contestati ad Alexandru e Gavrila. Quest’ultimo, poi, è anche accusato dalla Procura di aver violentato una 23enne al parco di Villa Gordiani, nei pressi del Pigneto, il 18 luglio dello scorso anno.

Il pm Barba, infine, ha ancora aperto il procedimento per calunnia a carico di Isztoika: fu lui, infatti, a confessare lo stupro della Caffarella, a tirare in ballo Racz e poi a ritrattare tutto davanti al gip, nell’interrogatorio in carcere, sostenendo di essere stato costretto a parlare dalla polizia romena.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica