Cori da stadio nel tempio del pallone. Ma questa volta, San Siro si è infiammato per il cardinale Dionigi Tettamanzi. Il suo ingresso in campo è stato accolto da colori, suoni e la ola di cinquantamila «tifosi», i cresimandi della Diocesi di Milano con cui larcivescovo ha trascorso la tradizionale giornata di festa dedicata ai «nuovi soldati di Cristo». Rallegrata anche di canti e dalle coreografie preparate dai giovani e dai volontari sui temi del Vangelo. Tettamanzi ha invitato i giovani ad essere «beati», oltre che felici. Ci sono, ha detto, «molte e diverse vie da percorrere per ridare il gusto della vera gioia alla città, per ridare il sapore al mondo che sembra averlo smarrito nel vuoto della noia, nel peso dellegoismo, nel grigiore dell'indifferenza, nel buio dellingiustizia e della violenza». Bisogna «salutare gli amici, anche quelli antipatici», «parlare con i genitori», «ascoltare insegnanti, educatori e chi accompagna nella vita»».
Per essere felici, ha esortato il cardinale, «non aspettiamo una vincita milionaria, non sogniamo il successo dei divi, non partiamo per un altro pianeta. Impegnatevi ogni giorno a inventare un gesto e a trovare una parola che possano scaldare il cuore a chi incontrate».
Sugli spalti, un vero e proprio arcobaleno: i ragazzi sono arrivati allo stadio vestiti di una maglietta bianca e di pettorine dai sette colori - giallo, rosso, rosa, verde, blu, azzurro e arancione -, ciascuno per ogni zona della Diocesi. Cresimandi e cresimati della Diocesi hanno seguito la celebrazione insieme a genitori, educatori, e catechisti. Tettamanzi ha parlato alla platea dal palco allestito sul prato, con una striscione steso sugli spalti raffigurante i palazzi colorati di una città, a fare da sfondo. Alla fine dell'incontro, sulle note della musica del film «Forrest Gump», i cresimandi e cresimati hanno ricevuto in dono dal cardinale una spilla multicolore raffigurante una colomba, per «dare alla vita il sapore e il colore della vita di Gesù».
Lincontro di ieri rappresenta la conclusione di un cammino di preparazione - «cento giorni cresimandi» - che la Diocesi ha centrato sul tema dell'anno pastorale: «Siete sale», come recita il brano del Vangelo di Matteo letto anche allo stadio.
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