Negli anni Cinquanta fu una regina del Festival di Sanremo e di quello di Napoli, con lacuto sinuoso per cui fu definita «la ragazza dellurlo», ovvero Carla Boni, morta a Roma a 84 anni. Con Nilla Pizzi e Wilma De Angelis simbolo della «canzone classica», con una lunga carriera che va dalla vittoria a Sanremo nel 1953 in coppia con Flo Sandons con «Viale dautunno» (quellanno partecipò anche con «Acque amare» di Carlo Alberto Rossi) alla cover di «Johnny Guitar» di Peggy Lee, da «E stelle e Napule», in duo col futuro marito Gino Latilla alla stravagante «Mambo italiano» (con la mitica orchestra di Cinico Angelini) passando per «Casetta in Canadà». La Boni non ha mai mollato; lanno scorso è stata su Raiuno ospite di Carlo Conti e quattro anni fa ha gigioneggiato nel minishow di Fiorello. Non a caso recentemente i Flabby Beat hanno reinventato «Mambo italiano» e lhanno voluta al loro fianco sia nel disco sia in concerto. E lei sè prestata con piacere: «Così farò conoscere ai ragazzi lo swing di Nat King Cole e Mel Tormè», aveva detto al Giornale.
Considerata la rivale di Nilla Pizzi (che prima del suo matrimonio era la fidanzata di Latilla), ha poi formato con i due e Giorgio Consolini un nostalgico quartetto. «Da ragazzina era il mio modello, il suo canto era modernissimo», ricorda Iva Zanicchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.