A2a, pericolo scampato con il patto su Edipower

Nasce il nuovo polo dell’elettricità e dell’energia. Che si colloca come secondo operatore sul mercato. Si dicono «molto soddisfatti per l’esito delle trattative» con Edf su Edison Graziano Tarantini e Giuliano Zuccoli, rispettivamente presidente del consiglio di sorveglianza e di gestione di A2a. «A conclusione di un percorso complesso e articolato», si legge in una nota, i negoziati «hanno portato a un grande risultato per l’industria energetica italiana in generale e, in particolare, per A2a e i suoi soci».
«Attraverso l’integrazione tra A2a ed Edipower - dicono Tarantini e Zuccoli - nasce il secondo operatore nel settore elettrico che, con circa 10mila Mw di capacità installata e un efficiente mix produttivo, si posiziona tra i leader europei del settore». Si tratta di un’operazione che «rafforza la società e la consolida nel ruolo di maggiore multiutility in Italia» e che «segna un ulteriore passo nel percorso di forte crescita che ha caratterizzato la storia recente del nostro gruppo e che proseguirà nel prossimo futuro anche attraverso nuove comuni iniziative con i partner italiani».

Si appianano così le «tensioni» tra azionisti (Comune di Milano e Brescia), accese soprattutto dopo le dichiarazioni dell’assessore Bruno Tabacci, che qualche giorno fa ha evocato un’integrazione fra A2A, Iren e Hera. Il Comune di Brescia aveva paventato «il rischio di arrecare grave pregiudizio all'azienda, soprattutto nella delicata fase di trattative per il riassetto di Edison».

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