Abbandonati venti bossoli lungo i vialetti del Policlinico

Dopo gli incendi al San Carlo, le scritte minacciose apparse al Fatebenefratelli, scoperti ieri al Policlinico una ventina di bossoli, esplosi chissà dove e chissà quando, ma lasciati, in modo da sembrare una larvata minaccia per la direzione sanitaria. La scoperta è stata fatta ieri poco dopo le 12.30 sul viale del padiglione Alfieri a seguito della segnalazione di alcuni dipendenti della struttura. Si tratta di alcuni bossoli calibro 9x21 (millimetri) e 38 (centesimi di pollice) usati rispettivamente per la Beretta 98 e pistola a tamburo americane. Dallo stato di usura, la polizia ritiene che siano stati esplosi da molto tempo e in un altro luogo. Resta da capire se i proiettili siano stati «buttati» o lasciati scientificamente per spaventare la direzione sanitaria. In ogni caso, al momento non è arrivata nessuna rivendicazione. Questo è comunque il terzo episodio inquietante che coinvolge una struttura sanitaria in questi ultimi giorni. La settimana scorsa era apparse scritte contro alcuni esponenti sindacali e il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, al Fatebenefratelli mentre il mese scorso un focolaio di incendio era stato scoperto all’undicesimo piano del San Carlo.

La presenza di carbone e diavolina non lasciava spazio a dubbi sull’orine dolosa delle fiamme. Anche perché l’attentato contro l’ospedale era l’ultimo di una serie iniziata un paio di anni fa, da parte di qualcuno che conosce bene la struttura e sa come muoversi al suo interno.

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