«Dal prossimo mese di ottobre i disoccupati e gli invalidi romani non potranno più acquistare le tessere mensili di Metrebus (labbonamento integrato che permette di viaggiare su bus, metro, Fs, Cotral, ferrovie regionali) presso le tabaccherie, i giornali, i bar e tutti i cosiddetti distributori esterni. Il gruppo dirigenziale dellAtac, generato dallamministrazione Veltroni, ha, infatti, deciso di rendere la vita ancora più difficile a tante persone che vivono già una situazione di disagio. Gli abbonamenti per i disoccupati saranno disponibili solamente in sette fermate metro (5 della A e 2 della B). Mentre gli invalidi dovranno recarsi obbligatoriamente alla biglietteria di via Gaeta, aperta dal lunedì al venerdì poche ore al giorno. E ovviamente mettersi in fila. Unassurdità». In una nota, Fabio Desideri, consigliere regionale e vicepresidente della Federazione dei Cristiano popolari, attacca la decisione dellAtac.
«È lennesimo provvedimento restrittivo a scapito degli utenti. E la bislacca prosecuzione - spiega Fabio Desideri - di unaltra iniziativa intrapresa nel mese di agosto: labolizione dei rimborsi per tutti gli abbonati Metrebus di Roma e del Lazio. Se lintento del gruppo dirigenziale Atac, generato dallamministrazione Veltroni e ancora ben saldo sulle poltrone, è quello di allontanare i romani dal mezzo pubblico, allora la strada intrapresa è quella giusta. Noi, al contrario, crediamo che lutente del bus debba godere di vantaggi e facilitazioni. Deve, insomma, essere tutelato». «Attenzione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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