
Un nome impegnativo ma anche piuttosto sincero quello di Speciale Osteria, un locale aperto poche settimane fa nel sempre vivace quartiere di Isola (al numero 11 di via Pastrengo) e che appartiene alla sempre più frequentata categoria delle trattorie contemporanee, ma con tocchi di rigore e di passione che rispetto a molti competitor lo rendono davvero speciale.
Speciale Osteria nasce dall'idea di quattro amici, Stefano Riva e Marco Zanutto (che lavorano in cucina), Stefano Cerliani (che si dà da fare in sala) e Sara Arosio (dietro le quinte), già titolari della catena Sweetburger. Il progetto di Speciale, dopo qualche anno di incubazione, ha preso forma in un locale con soffitto in travi di legno, mattoni a vista e uno stile che unisce tocchi post-industriali, dettagli rétrò e materiali caldi. Un luogo davvero accogliente, con tavoli apparecchiati con cura e un servizio cordiale (per me il bravo Fabio).
La carta percorre i sentieri della cucina regionale italiana e si sofferma un po' di più sul territorio. I Mondeghili con maionese allo zafferano sono ingentiliti (forse perfino troppo), la Barba dei frati saltata in padella perde quel tocco ferroso che la rende sgradita a molti ed è una delle migliori versioni che io abbia mai assaggiato, il Carpaccio di fassona piemontese con erbe di campo, senape dolce e noci è francamente imperdibile. Tra i primi scelgo le Mafaldine al ragù di cortile, che sarebbero perfette se ci fosse un pizzico di sale in più: notevole però il tocco di freschezza fornito dall'aneto. Tra i secondi ecco il Lombatello alla brace con erbe di campo (la «bistecca del macellaio») che accompagno con delle Patate novelle al forno, molto morbide dentro.
Tra i dolci un Gelato alla bufala con San Marzano. Prezzi da evidenziatore: antipasti sui 16 euro, primi tra i 16 e i 20, secondi tra i 22 e i 32. Carta dei vini stringata ma funzionale, con qualche referenza al calice. Bene. Bravi.