Accordo e «pace» fra Telecom e Fastweb

Benefici nei costi e importante impulso alla diffusione della banda larga

Accordo e «pace» fra Telecom e Fastweb

da Milano

Fanno «pace» Telecom e Fastweb. E per dare un segnale al mercato in questa direzione i due gruppi, che restano ovviamente concorrenti, hanno siglato un accordo industriale, il primo a livello europeo, basato sulle infrastrutture della rete di nuova generazione, «secondo uno schema di collaborazione - viene precisato in una nota - aperto a tutti gli operatori interessati». In altri termini i 2 gruppi collaboreranno alla realizzazione della rete di nuova generazione.
Ma dentro il ritrovato spirito di cooperazione e la decisione di trovare un punto d’incontro su una serie di pesanti vertenze tra le due società, con il conseguente colpo di acceleratore alla diffusione della banda larga nel Paese, si può leggere anche un significato politico. Tra il governo Berlusconi e Telecom Italia, da una parte, e tra il gruppo telefonico e l’Agcom dall’altra, il nuovo corso impresso dall’ad Franco Bernabé (domani l’incontro con l’Authority sul tema dell’accesso alla rete) ha sicuramente portato all’avvio di un dialogo costruttivo. A questo particolare c’è anche da aggiungere che per la direzione generale della Rai il candidato più accredito è proprio un top manager delle tlc, cioè l’ad di Fastweb, Stefano Parisi. La lettera d’intenti firmata ieri da Oscar Cicchetti, per Telecom Italia, e dallo stesso Parisi per Fastweb, oltre ad aver giovato ai rispettivi titoli a Piazza Affari (più 1,37% nel primo caso e addirittura più 6,56% nel secondo), vede le due società impegnarsi a cooperare nella programmazione delle realizzazioni delle infrastrutture civili destinate alla posa di cavi per lo sviluppo delle rispettive reti in fibra ottica, come per esempio i cavidotti lungo le strade. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle reti di nuova generazione, evitando, al contempo, ulteriori duplicazioni infrastrutturali. Quindi, sottolineano in una nota Telecom e Fastweb, smentendo le indiscrezioni sull’esistenza di un maxi-accordo da 1,7 miliardi, grazie al «rinnovato spirito di cooperazione» si è arrivati «a una soluzione conciliativa in merito ad alcune controversie legali e regolatorie che da tempo vedevano contrapposte le società».
Tra le vertenze conciliate si segnalano: la causa per risarcimento danni richiesti da Fastweb per presunti comportamenti abusivi di Telecom nel mercato della clientela business; le vertenze relative al livello delle tariffe di terminazione su rete fissa praticate da Fastweb e su rete mobile praticate da Telecom; la vertenza, pendente presso il Consiglio di Stato, attraverso la quale Telecom Italia aveva contestato l’aggiudicazione della gara Consip a Fastweb». La soluzione conciliativa non include le tematiche sulle contestazioni giudiziali effettuate da Fastweb nei confronti di Telecom Italia per il cosiddetto win-back, per il quale è in corso un’istruttoria dell’Antitrust.

Grazie all’accordo illustrato ieri, per i due gruppi si prospetta un’importante razionalizzazione dei costi. Telecom, per esempio, potrà beneficiare della rete linee ottiche di Fastweb in alcune aree metropolitane, con importanti vantaggi dal punto di vista economico.

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