Accusata di discriminare i clienti, Bank of America pagherà 335 milioni

Accusata di discriminare i clienti, Bank of America pagherà 335 milioni

New York L’accusa era pesante: discriminazione «razziale» della clientela, nel concedere mutui. E il risarcimento sarà pesantissimo. Bank of America dovrà pagare 335 milioni di dollari per risolvere una disputa con il Dipartimento di giustizia americano, che accusa Countrywide di aver adottato pratiche discriminatorie nel concedere prestiti a svantaggio dei richiedenti di colore e ispanici. Una cifra record: è il patteggiamento su corrette politiche di finanziamenti per il mercato immobiliare residenziale più alto della storia. L’accordo riguarda 200mila mutuatari ai quali sono state applicate commissioni più elevate del dovuto sui mutui, anche se avevano i requisiti per godere di tassi di interesse più bassi e riguarda prestiti concessi da Countrywide dal 2004 al 2008, prima dell’acquisizione da parte di Bank of America. Ma Bank of America spiega: «Abbiamo raggiunto questo accordo per risolvere le pratiche di Countrywide. Le nostre pratiche non sono così. Siamo impegnati a un trattamento equo di tutti i nostri clienti e continueremo a focalizzarci nel fare quello che è giusto per i nostri clienti».
Countrywide è diventata il simbolo degli eccessi e del mercato immobiliare e dello scoppio della bolla finanziaria. Dopo aver accumulato 200 miliardi di dollari in asset, Countrywide è stata vicina alla bancarotta; poi è stata acquistata da Bank of America per 2,8 miliardi di dollari. Le azioni legali nei confronti di Countrywide sono costate a Bank of America già decine miliardi di dollari e gli investitori temono per l’impatto che queste cause potrebbero avere sui conti della banca, i cui titoli ne hanno già risentito bruciando due terzi del loro valore negli ultimi due anni.
Canta vittoria il procuratore generale Eric H.

Holde: «L’azione del Dipartimento nei confronti di Countrywide chiarisce che non esiteremo a ritenere responsabili le istituzioni finanziarie, anche le più grandi, per discriminazione. Queste istituzioni dovrebbero emettere valutazioni sulla base delle informazioni di credito delle persone, non in base al colore della loro pelle».

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