Accuse di corruzione alla principessa svedese Nel mirino i doni di nozze di un imprenditore

È rimasta impigliata nello strascico del suo matrimonio. Una tenerissima storia d’amore fra la fragile principessa e il suo personal trainer che l’aveva aiutata a risalire dal buco dell’anoressia. Il 19 giugno la Svezia si era commossa per le nozze fra Vittoria, erede designata al trono, e Daniel, l’ex insegnante di ginnastica trasformato in principe. Solo che fra lacrime, baci e torte nuziali, qualcuno è andato a spulciare nella lista dei regali. Normale per una coppia che vive sotto i riflettori, ancora di più in un nazione come la Svezia a trazione protestante. E così è saltato fuori che la bella Vittoria non ha saputo resistere alla tentazione offerta da un imprenditore che per la luna di miele le ha messo a disposizione elicottero e yacht. Come fossero giocattoli. Le teste coronate e i loro equivalenti repubblicani dovrebbero evitare certe leggerezze, certi scivoloni sul confine incerto fra pubblico e privato, ma Vittoria, a quanto riferiscono i media svedesi, ha ceduto. Forse pensava che nessuno sarebbe andato a controllare. Incoscienza, arroganza o un cocktail con entrambi gli ingredienti. Una bevanda indigesta per un Paese che l’adorava. E una vicenda che trova analogie alle nostre latitudini, con la dinasty immobiliare Fini-Tulliani. La notizia delle passeggiate per cielo per mare della coppia reale ha fatto il giro della Svezia, ben presto le immagini sontuose della cerimonia hanno lasciato il posto ai commenti acidi di Peter Wolodarski sulle pagine di Dagens Nyheter, uno dei principali giornali svedesi.
Gli editoriali hanno smosso l’opinione pubblica e hanno costretto la magistratura a mettersi in moto. Sono ben tre le denunce per corruzione che sono state presentate: «Le esaminerò la prossima settimana», ha risposto telegrafico Gunnar Stetler al quotidiano Expressen. L’impressione è che l’indagine sarà seria e scrupolosa. Del resto la tesi minimalista non regge: non si tratta di un episodio isolato, di un passaggio volante per un pomeriggio o una sera speciali. No, Vittoria, che dovrebbe conoscere bene l’etichetta e dovrebbe avere più di chiunque altro rispetto per le istituzioni, ha di fatto utilizzato un pacchetto completo di servizi, offerto da un industriale, Bertil Hult. Troppo per lavare la storia nel candore dei due sposini in luna di miele. In questo modo Vittoria ha calpestato la corona che luccicherà sulla sua testa sotto il tacco dei suoi interessi personali e ha innescato la miccia dei sospetti e dei retropensieri. Un corteo di indizi e malignità più lungo del vestito che indossava il 19 giugno e che milioni di svedesi hanno ammirato. Ora i suoi connazionali vogliono il conto esatto dei benefit: si parla di milioni di corone, l’equivalente di centinaia di migliaia di euro.

Cifre da verificare, ma numeri che fanno una certa impressione, specie in questi tempi di crisi. La favola si è sporcata e la luna di miele fra la principessa e il popolo che aveva condiviso le sue sofferenze è svanita.

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