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Acqua, corteo a Roma contro la privatizzazione

Partita la manifestazione che protesta contro il dl Ronchi e la privatizzazione degli acquedotti: raccolta di firme per un referendum abrogativo della legge. Gli organizzatori: "Siamo 200mila". In piazza la galassia della sinistra, Cento (Sinistra e Libertà): "Manifestiamo contro Berlusconi e il suo governo"

Acqua, corteo a Roma contro la privatizzazione

Roma - Centinaia le persone che si sono radunate in piazza della Repubblica per protestare contro la privatizzazione dell’acqua. Secondo gli organizzatori i manifestanti sono 200mila. Palloncini azzurri, bandiere rosse e striscioni sono raccolti davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei martiri, pronti a unirsi nel corteo. La manifestazione è stata organizzata dal Forum italiano dei movimenti dell’acqua che prevede di portare in piazza oltre 100mila persone. L’organizzazione, che ha raccolto più di 400mila firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua, ha invitato alla mobilitazione popolare per riaffermare che l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale.

Il corteo "Ripubblicizzare l’acqua, difendere i beni comuni". È partito dietro questo striscione il corteo organizzato dal forum dei movimenti per l’acqua. In testa al corteo sfilano i sindaci e i rappresentanti di vari comuni. A dirigere il corteo, partito da piazza della Repubblica e diretto a piazza Navona, è un furgone sul quale è stata caricata una grossa sfera di cartapesta che rappresenta il globo terrestre, con sopra la scritta "L’acqua è di tutti, non si vende" e da cui fuoriesce un rubinetto con una goccia. Alla manifestazione partecipano anche varie realtà politiche della sinistra, dei sindacati e delle associazioni. Tra questi, gli attivisti del No Dal Molin, il Popolo Viola, il Wwf e Legambiente. Alcuni manifestanti sfilano con una goccia disegnata sul viso, alcuni a mo' di lacrima, per sottolineare la loro protesta contro la privatizzazione del servizio idrico.

Contro Berlusconi "Siamo in piazza per ribadire la nostra contrarietà alla privatizzazione e per chiedere il riconoscimento dell’acqua come bene comune universale, mentre le politiche attuali vanno verso una mercificazione che è da scongiurare, poiché con la privatizzazione si andrà necessariamente verso un aumento dei consumi e noi sappiamo che l’acqua sarà un bene sempre più raro e che bisogna andare verso una politica di risparmio" ha spiegato Paolo Carsetti del Forum per l’acqua. "La mobilitazione di oggi presenta l’altra faccia di Roma" ha spiegato Paolo Cento di Sinistra Ecologia e libertà aggiungendo: "Mentre c’è Berlusconi che manifesta contro se stesso centinaia di cittadini sono in piazza per ribadire che l’acqua è un bene comune.

Da oggi parte anche la campagna referendaria per l’abrogazione del decreto Ronchi".

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