Acquisto aree Expo, si discute sul prezzo

L’accordo per acquistare le aree di Expo è pronto. E la cifra con cui la nuova società acquisterà i terreni di Rho-Pero dovrebbe aggirarsi attorno ai 220 milioni di euro. In ambienti regionali fanno tuttavia notare che non è ancora stato firmato nessun documento. Che, insomma, il lavoro sta procedendo veloce ma non è ancora stato completato. Sembrano tuttavia superati tutti i nodi e i problemi con la Fiera di Milano, l’altro proprietario delle aree oltre al gruppo Cabassi.
Ieri, durante la commissione Garanzia e controllo a Palazzo Isimbardi, il presidente della Provincia Guido Podestà e i suoi hanno svolto un ragionamento ipotetico sul prezzo della superficie complessiva dell’area espositiva (oltre un milione di metri quadrati): «Ipotizzando una cifra tonda di 200 milioni - ha fatto i conti Podestà - se vi può essere una leva dell’80 per cento da parte del sistema bancario, significa che la parte in contanti a carico dei soci risulterebbe di 40 milioni. Il che vuol dire che un socio con il 10 per cento dovrebbe partecipare con 4 milioni di euro e che, qualora vi fosse una quota del 20 per cento, l’esborso ammonterebbe a 8 milioni di euro».
Nei corridoi della Regione, commentano: «Non sapevamo che fosse stato dato mandato a Podestà di occuparsi della questione della aree».

In effetti la Provincia deve ancora decidere il da farsi: a gestire le aree sarà una società a capitale pubblico, con regia della Regione Lombardia. «Noi valuteremo se partecipare - commenta Podestà - in base ai documenti che ci saranno presentati». MaS

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