Gli acrobati della bici danno spettacolo

Pronti, via. Parte oggi da Milano la seconda edizione del Qashqai Urban Challenge, il torneo paneuropeo di urban free riding in mountain bike promosso da Nissan e capace lo scorso anno di attirare più di 150mila spettatori in cinque differenti nazioni. E non è un caso che per la tappa d’esordio della manifestazione, destinata nella prossime settimane a toccare Madrid, Monaco di Baviera e Londra, la scelta sia caduta proprio sul capoluogo lombardo. «Nell’ambito del challenge 2007, l’appuntamento milanese è stato quello che ha riscosso il successo maggiore, tanto a livello di pubblico quanto di riscontro mediatico - spiega Bruno Mattucci, direttore marketing di Nissan Italia - e per questo i vertici europei del marchio hanno voluto in qualche modo “premiarci”. Anche tenendo conto del fatto che, proprio in Italia, Nissan ha saputo portare avanti con particolare impegno quella che è una scelta strategica del brand: supportare gli sport più avventurosi e adrenalinici».
Lo stesso Qashqai Urban Challenge, che da questa mattina vedrà i più forti biker del mondo sfidarsi all’ultima acrobazia nello scenario verde del Parco Sempione, di fronte all’Arena, rientra nel più vasto ambito del Nissan Sports Adventure: il programma attraverso il quale il marchio giapponese promuove, oltre alla mountain bike, discipline come il surf e lo snowboard, vicine allo stile di vita dinamico incarnato dai modelli 4x4 della casa giapponese. «L’obiettivo è quello di agganciare la percezione del marchio a due concetti: passione e avventura - prosegue Mattucci - e per farlo puntiamo a raggiungere le persone che si riconoscono in questi valori direttamente nei loro luoghi d’aggregazione, dalle piste innevate alle spiagge».
Negli ultimi inverni, per esempio, Nissan ha portato i suoi veicoli nelle più importanti stazioni sciistiche, per dare ai clienti la possibilità di provarli su fondi a scarsa aderenza. In estate, l’attenzione si sposta invece alla sponsorizzazione di gare di windsurf «estremo», come la Wave Master e la One Hour. Da un paio d’anni, inoltre, il marchio supporta il Mysticfreeride Team, un gruppo di giovani impegnati nella pratica e nella diffusione di questo tipo di discipline. Una strategia a 360 gradi, insomma. Che, a quanto pare, paga.
«Anche se è difficile calcolare una redemption precisa - conferma Mattucci - i sondaggi con i quali periodicamente chiediamo al target potenziale qual è il percepito di Nissan evidenziano un dato: nell’ultimo anno, l’associazione tra il nostro marchio e i concetti di sport, passione e avventura è cresciuta del 20 per cento». Ce n’è più che a sufficienza, quindi, per guardare con ottimismo a questa nuova edizione del Qashqai Urban Challenge.

Anche perché, nonostante l’imprevisto annullamento della tappa di Parigi, dovuto alla mancanza di alcune autorizzazioni da parte della municipalità, gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti: a cominciare dalla presenza di campionissimi come il canadese Darren Berrecloth, vincitore del challenge 2007, l’inglese Lance McDermott e il tatuatissimo spagnolo Andreu Lacondeguy, che l’anno scorso si è imposto proprio nella tappa di Milano. Tutti attirati, oltre che dal prestigio internazionale della gara, dal ricchissimo montepremi: 250mila dollari.

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