2 CORSO 22 MARZO
Le montagne russe
della linea 73
Gentile Signor Sindaco, la sollecito a utilizzare la linea 73 per andare a Linate da San Babila (o viceversa), per poi presentare la problematica ai suoi collaboratori. La 73 percorre la corsia centrale che da Corso 22 Marzo porta ai tre ponti, prima di imboccare la Via Forlanini. L'asfalto di tale corsia è talmente ondeggiante, che il bus non può fare altro che saltellare continuamente, con le conseguenze che può immaginare per gli utenti tutti e, in particolare, per coloro che soffrono per discopatie o altro. Si tratta di un problema molto serio che merita di essere risolto da ogni punto di vista, anche per salvare la nostra immagine in vista dellExpo.
Attilio Lucchini
2 VIALE STEFINI
Quanto rumore
fanno i treni
Abito in viale Stefini e vorrei sapere se e quando potrete coprire anche il secondo tratto dellarteria dove risiedo. Scrivo al sindaco Moratti perché non è facile sopportare il rumore dei treni che passano incessantemente giorno e notte. Ringrazio in anticipo per un suo riscontro.
Silvana Ottoboni
2 I CAMPI ROM
Spesi 6 milioni
senza veri risultati
Gentile signor Sindaco, mi chiamo don Matteo Panzeri e sono un sacerdote che opera da otto anni a Milano, nella parrocchia S. Elena in zona San Siro. Occupandomi di umanità, ho ritenuto da sempre di dovermi interessare anzitutto di quanti sono prigionieri di varie forme di povertà. Tra costoro, anche i Rom. La domanda che vorrei porle è la seguente: il suo vicesindaco da tempo sbandiera con soddisfazione il numero elevato di sgomberi di insediamenti abusivi, (circa 210, effettuati in due anni. Tale affermazione, a mio avviso, è dimostrazione intrinseca di una politica fallimentare. Se infatti la strategia degli sgomberi avesse avuto successo, a un certo punto avrebbero dovuto smettere. Inoltre se veramente, come pare, uno sgombero costa all'amministrazione circa 30.000 euro, ciò significherebbe più di sei milioni di euro spesi per un'azione che di fatto non ha risolto il problema.
Come raccontano le iniziative di Mantova, Bologna e Venezia, politiche di più seria e incisiva integrazione non solo hanno permesso la dismissione dei campi rom di quei comuni ma, a molto minor costo, hanno risolto la problematica al punto che, come pare, non sono stati necessari ulteriori nuovi campi (a fronte di alcun nuovo insediamento abusivo).
Non sono interessato a polemizzare: conosco la complessità della materia. Mi chiedo solo se l'emergenza non si possa gestire in modo meno traumatico per le persone coinvolte, meno dispendioso per l'amministrazione, meno riprovevole per le organizzazioni internazionali e, tutto sommato, più intelligente. Grazie per l'eventuale risposta, assicuro preghiere per lei e i suoi collaboratori,
don Matteo Panzeri
2 UNA PREPOTENZA
In piazza Bazzi
libertà di parcheggio
Abito in piazza Bazzi e, come da foto, la situazione che ogni mattina si presenta davanti a casa nostra è ormai uguale da due mesi. Un venditore ambulante presenta la sua merce all'incrocio tra via California e piazza Bazzi, utilizzando come spazio espositivo le strisce pedonali, un parcheggio handicappati e lo spazio in doppia fila al parcheggio. Come si vede dalla foto le auto per passare devono invadere la corsia opposta, ed è già successo che una persona anziana sia caduta inciampando nei vasi.
Da notare che proprio di fronte c'è una scuola elementare, e quindi tutti i giorni è presente una pattuglia della Polizia Locale, che non riesce a risolvere niente in quanto il venditore sfoggia una pila di multe non pagate alta 10 cm. Dobbiamo rassegnarci? Per quale motivo devo sentirmi obbligato a pagare una contravvenzione per avere parcheggiato per 40 cm sopra le strisce pedonali, quando chi non rispetta neppure la disabilità degli altri può continuare a fare i propri comodi? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Sindaco.
2 GLI ALBERI DI PIANO
I veri problemi
sono ben altri
Egregio Sindaco, lei è proprio sicura che la questione degli alberi posta da Renzo Piano e dal maestro Abbado interessi noi normali cittadini? I problemi di Milano sono ben altri che non sogni ideologici (vedi il Pgt, il piano generale del territorio). Faccia uno scatto di orgoglio e non si pieghi al corretto politicamente specie verso l'ideologia verde che è più dannosa del vulcano islandese.
Luigi Cantoni
2 QUARTO OGGIARO
Il parco pubblico
occasione mancata
Gentile signora Moratti, abito nel quartiere Eurocertosa in zona Quarto Oggiaro. Quello che finora è stato costruito è piacevole anche se Euromilano ci aveva promesso che a fianco sarebbe sorto uno dei più grandi parchi pubblici di Milano. Purtroppo, dalla consegna dei primi appartamenti nel 2000, solo un terzo del parco è stato realizzato e quel terzo presenta molti aspetti negativi per la sua completa fruizione. Sono stati infatti piantumati alberi di modesta altezza e di sviluppo verticale, per cui in estate l'ombra è inesistente e i viali in cemento sono molto larghi e non ombreggiati.
I giochi per i bambini, costruiti lontano dal gruppo delle case, sono pochi e non adatti ai più piccoli, perché non installare giochi più semplici nella parte più vicina alle case? Esistono anche tre strutture in cemento di cui non conosco la funzione: chioschi per bibite, servizi igienici o cos'altro? Sono ancora chiusi e si stanno deteriorando visibilmente.
Angela Poli
2 MONUMENTALE
Comè tenuta male
quella cappella
Caro sindaco, desidero segnalare lo stato di incuria in cui versano laiuola e la costruzione in ferro, un tempo smaltato, prospiciente la Cappella del Cimitero Monumentale in ricordo del deportati nei campi nazisti, con i nomi sulle lapidi illeggibili e il verde trascurato. Visibile invece, nella sua inutilità, il cartello che indica lUnione Fioristi quale incaricato della manutenzione.
Enrico Salvi
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