Addio a Crovi, lo scrittore che narrò Milano
31 Agosto 2007 - 03:08Romanziere, editore e giornalista, dedicò molti libri alla sua città
Raffaele Crovi è morto ieri mattina, allHumanitas. Era malato da tempo, ma non ha mai dato la sensazione di cedere, di mollare. Anzi, ancora prima delle vacanze appariva tranquillo, pieno di idee, di progetti, di voglia di chiacchierare. Ad aprile lavevamo intervistato per i suoi due nuovi libri in uscita, una raccolta di poesie e un romanzo: compiva in quei giorni 73 anni (era nato nel 34 a Calderara di Paderno Dugnano, oggi hinterland, allora profonda campagna). A Raffaele Crovi piaceva molto parlare, almeno tanto quanto scrivere, e finì che ci raccontò non solo dei suoi libri, ma un bel pezzo della sua vita. Ci raccontò dei suoi genitori che venivano dallAppennino reggiano, dove lui stesso passò linfanzia, e dellarrivo a Milano, dove prese la laurea (in legge, figurarsi...), si sposò, iniziò a fare politica e a lavorare nel mondo delleditoria, dagli anni Cinquanta allEinaudi accanto a Vittorini fino alla recente collaborazione con leditore Aragno...
Pochi scrittori hanno raccontato Milano nei loro libri così come ha fatto Crovi, dal suo romanzo desordio, nel 59, Carnevale a Milano - la città del boom economico - a Lindagine di via Rapallo, nel 96, la città tra modernizzazione e degrado dellhabitat. «È inutile, non riesco a fare a meno di Milano», ci disse pochi mesi fa Raffaele Crovi.